L’Università della Calabria ancora una volta nel segno dell’eccellenza. Tra le migliori realtà scientifiche italiane. Al terzo posto tra quelle meridionali.
Sono ben 5 su 14, infatti, i dipartimenti dell’ateneo di Arcavacata che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha inserito nella “speciale” graduatoria, definita dall’ANVUR (agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), dei migliori dipartimenti operanti in Italia, che potranno beneficiare dei finanziamenti destinati dallo Stato all’incentivazione dell’eccellenza universitaria.
I cinque dipartimenti inseriti nella graduatoria del MIUR sono quelli di (1) Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, (2) Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica, (3) Chimica e Tecnologie Chimiche, (4) Economia, Statistica e Finanza e (5) Matematica e Informatica. Si tratta, in particolare, dei dipartimenti diretti rispettivamente dai professori Sebastiano Andò, Sergio Greco, Alessandra Crispini, Filippo Domma e Nicola Leone.
Il risultato ottenuto dall’UniCal, come si diceva, assume una valenza significativa sia in relazione alla performance dei singoli dipartimenti (in particolare, quelli diretti dai professori Andò – Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione ha ottenuto il punteggio massimo, confermando la sua leadership nell’area biomedica – e Greco si piazzano ai primissimi posti) che al posizionamento dell’ateneo nella graduatoria complessiva. L’Unical, infatti, si colloca tra le prime tre università meridionali, dopo la “Federico II” di Napoli e Salerno, per numero di dipartimenti valutati come eccellenze a livello italiano.
La graduatoria redatta dal MIUR elenca complessivamente 352 dipartimenti all’interno dei quali, esaurite le procedure previste dall’art. 1, commi 314-338 della legge 232/2016 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019), saranno individuati i 180 dipartimenti che beneficeranno dei fondi previsti per l’incentivazione della ricerca universitaria di eccellenza.
Giova ricordare che, con i commi soprarichiamati, nell’ambito del Fondo di finanziamento ordinario delle università statali (FFO), è stata istituita una sezione destinata “a finanziare i dipartimenti universitari di eccellenza, sulla base dei risultati della Valutazione della qualità della ricerca (VQR) effettuata dall’ANVUR e della valutazione dei progetti dipartimentali di sviluppo, presentati dalle università”. In particolare, la nuova sezione del FFO ha una dotazione annua di 271 milioni di euro, a decorrere dal 2018, ed è volta ad incentivare, con un finanziamento quinquennale, l’attività dei dipartimenti universitari che si caratterizzano per l’eccellenza nella qualità della ricerca e nella progettualità scientifica, organizzativa e didattica, nonché con riferimento alle finalità di ricerca di Industria 4.0.