Cinque paesi contengono il 70% delle terre vergini rimaste nel mondo (esclusa l’Antartide): sono Australia, Stati Uniti, Brasile, Russia e Canada. Oggi il 77% delle terre emerse (sempre escluso il continente antartico) sono state in qualche modo modificate dall’uomo. Lo rivela una ricerca dell’Università australiana del Queensland e della Wildlife Conservation Society statunitense, pubblicata sulla rivista Nature.
La ricerca è stata pubblicata alla vigilia della Conferenza Onu sulla biodiversità che si terrà a Sharm el Sheikh in Egitto dal 13 al 29 novembre. I ricercatori scrivono che le terre vergini rimaste possono essere protette “solo se vengono riconosciute entro cornici di politica internazionale” e chiedono che venga stabilito un obiettivo internazionale di protezione totale degli ecosistemi originari rimasti.