Crotone ha perso ancora.
Crotone ha perso un figlio che ha cercato di dare alla sua città le eccellenze che meritava al pari delle città più importanti nel campo della sanità, del turismo e in tutto ciò che potesse valorizzare la sua Crotone.
Il suo sguardo era sempre proiettato al futuro, il suo ultimo dono alla città, è il Marrelli Hospital, un centro all’avanguardia con personale qualificato e macchinari di ultima generazione.
Molti malati di tumore avevano accolto la sua apertura come un dono di Dio, come la fine di un calvario fatto di attese e viaggi della speranza oltre regione.
Contrastato, è arrivato fino a Roma a portare le sue istanze affinché a Crotone fosse decretato il diritto alla cura.
Massimo e’ morto lavorando come era solito fare.
Massimo, un guerriero, sosteneva in prima persona le sue lotte; uomo d’azione, era lì accanto ai suoi operai in una serata che è risultata fatale per lui e i suoi uomini!
Oggi Crotone è più povera perché ha perso un figlio che, come un bravo figlio, non ha mai abbandonato la sua terra, investendo tutto quanto aveva per dare lustro
alla sua città .
Ha lottato con tutto se stesso per la sua Crotone, anche se non tutti i Crotonesi l’hanno capito.
Cittadinanzattiva e il Tribunale per i Diritti del Malato si associano al dolore di un’intera città per la perdita di Massimo Marrelli e dei tre operai.
Sono vicini ai familiari e a tutti quelli che stanno piangendo la sua tragica morte.