Abbiamo il sospetto che la giunta del rinnovamento di Vincenzo Voce abbia, in pochissimo tempo, acquisiti vizi e vezzi della tanto vituperata vecchia politica.
Il peggiore tra questi è sicuramente “l’annuncite”, un virus che colpisce soprattutto i neoamministratori che fremono dalla voglia di far vedere il proprio attivismo.
Ne è un esempio lampante il comunicato fresco fresco di stampa sul Castello di Carlo V.
Una nota stampa che esordisce con una frase di Salvatore Patamia: “Il progetto di bonifica del castello – fortezza Carlo V avrà da parte della Soprintendenza, che ne cura l’attuazione, priorità assoluta”.
Addirittura, nel comunicato si arriva a dire che il “direttore del segretariato regionale del MIBACT Salvatore Patamia ha ritenuto essere (il progetto di bonifica), nella sua esecuzione, della massima urgenza”.
Commovente, davvero commovente, se non fosse che la Sovrintendenza sulla bonifica della nostra fortezza aragonese, così come su tutte le tematiche e i progetti che riguardano Crotone, dorme sonni beati da innumerevoli anni.
Sulla vicenda è bene ricordare che i carotaggi all’interno della spianata del Castello di Carlo V sono terminati il 20 novembre 2018 e da allora erano in corso le analisi chimiche e fisiche dei campioni al fine di caratterizzare i materiali inquinanti e di procedere alla messa in sicurezza del sito.
Sono quindi ben due anni che stiamo, inutilmente, attendendo da parte della Sovrintendenza il progetto di bonifica o di messa in sicurezza del Castello.
Due anni in cui non è successo nulla, mentre il castello è rimasto fermo, ermeticamente serrato soprattutto ai tanti turisti rimasti delusi davanti a quelle porte chiuse.
Come mai, ci siamo chiesti, oggi la fortezza aragonese diventa una “priorità assoluta” della Sovrintendenza?
La risposta è “malcelata” all’interno del comunicato di oggi, perché non si riesce a comprendere come mai, ogni qualvolta si parla del Castello di Carlo V, da qualche mese a questa parte, si affianca il progetto “Antica Kroton” che, invece, non prevede alcun intervento sulla fortezza aragonese e non per dimenticanza, ma soltanto perché la fortezza è di proprietà della Sovrintendenza e quindi è il Mibact a dover finanziare gli interventi su questo nostro patrimonio storico.
Ed invece, la furbesca Sovrintendenza ha trovato prima la complicità della commissaria Costantino ed oggi l’ingenuità dell’amministrazione Voce, e così prova a fare un vero e proprio scippo delle risorse di Antica Kroton che, invece, sono e devono restare dedicate alla valorizzazione della città di Crotone.
Vogliamo modificare il progetto Antica Kroton per migliorarlo? Niente in contrario!
Ma tutto dovrà essere fatto alla luce del sole, e non in qualche anfratto o segreta stanza.
Ma la città non deve essere defraudata di risorse fondamentali per il suo sviluppo, soprattutto da chi, come la Sovrintendenza, non merita alcuna regalia visto il perenne stato di indifferenza e disinteresse che ha avuto nei confronti della città di Crotone e del suo enorme e meraviglioso patrimonio archeologico, storico e culturale.
Mai un progetto di riqualificazione e valorizzazione, mai un finanziamento per la città, mai un’attività di promozione culturale per questo territorio.
Niente di niente!
E neppure chi ha titoli per agire, e vivacchia a Roma nella pigrizia più totale, ha mosso dito per indure il Mibact ad agire per Crotone e su Crotone.
Non consentiremo a nessuno di svendere il progetto Antica Kroton, la tutela del Castello di Carlo V spetta al Mibact e tutti insieme, come una sola squadra che indossa i colori di Crotone, dobbiamo pretendere che ciò che spetta a questa città venga realizzato, subito e senza tentennamenti.
Crotone non può e non deve presentarsi con il cappello in mano davanti a niente e nessuno.
f.to
Crotone città di tutti
Danilo Arcuri
Antonio Megna (I DemoKRatici)
Giuseppe Ferragina (Democratici Progressisti)
Mimmo Mazza (Laboratorio Crotone)
Caterina Aiello (I DemoKRatici)