I trattori simbolo della Calabria operosa, hanno manifestato tra Villapiana e Trebisacce con la richiesta di riportare l’attenzione su questa fondamentale arteria in particolare sullo spreco di risorse e al grave impatto ambientale che si determinerà.
Alla mobilitazione hanno partecipato i parlamentari del M5S Nicola Morra, Rosa Silvana Abate, Francesco Sapia e Francesco Forciniti che hanno condiviso le ragioni di Coldiretti Calabria e del territorio. I parlamentari hanno assicurato che il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e i suoi uffici, stanno già lavorando per fermare questo assurdo “treno in corsa”.
Nei giorni scorsi anche la Prefettura di Cosenza ha scritto una lettera al Ministro esplicitano le ragioni della Coldiretti. Coldiretti ha ribadito “la necessità di ammodernamento della Ss 106 Sibari – Roseto e la necessità di metterla in sicurezza ma questo – ha ribadito Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – può avvenire senza stuprare il territorio con la perdita di oltre 500 ettari di suolo agricolo, e di circa 526 milioni di euro i maggiori costi per la realizzazione del tracciato scelto che potrebbero essere investiti per la connessione e il miglioramento della viabilità provinciale dei centri storici e delle aree interne”.
Ma non solo, ha aggiunto: “ci sarà l’immediata perdita diretta ed indiretta di 260 posti di lavoro in agricoltura, nell’agroalimentare ed attività multifunzionali, un forte impatto ambientale, nei dieci anni previsti per la realizzazione si arreca un danno al turismo e la perdita dei Siti Natura 2000”.
“Si tratta – ha proseguito – di un oltraggio paesaggistico permanente con il tracciato sopra elevato e gallerie artificiali in superficie oltre ai notevoli dubbi di legittimità sulla delibera Cipe n°3/2018 che non prevede il completo stanziamento ed il progetto definitivo, ma tutto sarà deciso in sede di progetto esecutivo e che ancora per la seconda tratta non è stato mai pubblicato. E’ – ha chiosato Molinaro – di uno “stupro collettivo” incomprensibile messo in atto da diversi soggetti che non possiamo assolutamente condividere e per questo, la mobilitazione continua”.