Il Governatore della Regione On. Oliverio, per la prima volta, dà fiato alle trombe e dice che Lamezia deve essere meglio attenzionata dal governo regionale.
Dovrebbe ricordarlo prima di tutto a se stesso, tenuto conto che in questi anni da presidente della giunta regionale è stato semplicemente assente e assolutamente silenzioso.
Tutti a Lamezia ricordano che in occasione delle grandi manifestazioni popolari per la sanità del 2015 alle quali hanno partecipato i Sindaci del comprensorio e sono state raccolte oltre 25 mila firme, non si è fatto vedere né sentire.
Nel 2017 si è impegnato ad imporre suoi personali progetti circa la governance e le scelte imprenditoriali della SACAL (che si sono rivelate assolutamente pregiudizievoli). Dette iniziative, inspiegabili e non spiegate, furono contestate a Lamezia, anche da esponenti dello stesso partito del Presidente, ma non si ottenne alcun ascolto.
Tra il 2017 ed il 2018 il Presidente Oliverio ha proseguito l’impegno della precedente amministrazione di centrodestra inaugurando nell’area industriale non il Centro protesi INAIL ma un centro di riabilitazione nel quale si spostano 40 posti letto che da anni avrebbero dovuto e potuto essere utilizzati nel nostro ospedale, ove esiste da sempre una struttura dedicata e mai utilizzata.
Anche qui il Presidente è rimasto sordo ed assente davanti alle richieste dei numerosi lametini che chiedevano una riflessione ed un confronto adducendo le prevedibili difficoltà per una futura attività a carico dell’ospedale di Lamezia in una struttura distante, mal collegata che avrebbe finito per assorbire risorse destinate alle attività ospedaliere.
Anche in questo caso, quindi, nessun ascolto e nessuna possibilità di confronto.
Oggi il Presidente Oliverio dichiara una sua nuova linea di azione? Faccia seguire atti concreti.
In sanità, ove si sta discutendo della fusione dei due ospedali di Catanzaro per formare una azienda sanitaria ospedaliero-universitaria di oltre 800 posti letto, si schieri con la posizione dal consigliere regionale lametino Tonino Scalzo e si impegni per una programmazione sanitaria per l’intera area centrale Catanzaro-Lamezia . Si impegni, in questa programmazione, per la riduzione delle tre aziende sanitarie operanti in questo territorio per formarne una sola alla quale affidare compiti e funzioni, riducendo ed annullando, prima di tutto, le duplicazioni e le triplicazioni di reparti e funzioni.
Nella SACAL, il Presidente Oliverio dica che la gestione dei tre aeroporti calabresi deve avvenire non sottraendo risorse all’unico aeroporto funzionante di Lamezia per tener aperti i due aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone che negli anni hanno dimostrato di non aver alcuna possibilità di gestione autonoma.
A questi due aeroporti il presidente Oliverio ha assegnato appena un anno fa risorse ben al di là della loro attività che, da un fondo unico, sono state sottratte alle necessità di adeguare le strutture dell’aeroporto di Lamezia alla continua crescita di passeggeri e di voli.
Faccia terminare il periodo dei pieni poteri al Presidente della SACAL, ed assicuri un corretto funzionamento del comitato ove Lamezia, per la rappresentanza del Comune e per quella di soci lametini privati, è presente con il 48,9% del capitale sociale ma che, in queste condizioni, non è in grado di far valere la presenza nell’interesse della Città e del Comprensorio.
Nella struttura dell’ex Centro Protesi INAIL, non è accaduto niente e si continua a non utilizzare i 40 posti letto. Intervenga e faccia chiarezza.
Solo dopo sarà possibile che i Lametini credano che l’intervento del Presidente Oliverio non sia solo il prologo di un inizio di campagna elettorale.