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Comune Cosenza avvia indagine interna su presunto caso di razzismo a scuola

Redazione

Due persone, una donna di nazionalità polacca e la figlia sarebbero state vittime di episodi di bullismo e razzismo in una scuola di Cosenza. Per questo motivo il Settore Educazione del Comune ha aperto un’indagine interna.

La donna sarebbe stata insultata, spintonata e schiaffeggiata dalle mamme delle compagne di classe della figlia perché’ non aveva i soldi per fare un regalo all’insegnante. Si tratta di una donna straniera, che vive da circa 15 anni in Italia e ha un lavoro precario. La donna, umiliata, ha deciso di denunciare il fatto alla Polizia che ha avviato indagini per ricostruire l’accaduto.

Immediato il commento del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto per il quale “aggredire una signora solo perché non ha i soldi per fare il regalo alla maestra e riempirla di insulti perché non italiana è sintomo di pochezza culturale, rispetto alla quale è inconcepibile pensare che la scuola possa risultare estranea solo perché i fatti sono accaduti all’esterno”.

Poi qualche parola sulla vicenda: “la scuola pubblica – ha specificato – è il luogo della tolleranza e della convivialità , all’interno della quale non sono tollerabili atti di bullismo verso i bambini e addirittura verso i genitori. L’istituto scolastico coinvolto, seppure indirettamente, dovrà garantire a prescindere dall’inchiesta giudiziaria, che la bambina sarà protetta e difesa da ogni atto di bullismo e su questo il Comune di Cosenza vigilerà, senza alcun cedimento”.

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