Nonostante le reiterate richieste degli operatori economici della città sulla opportunità di modificarla o eliminarla, la fiera mercato si è svolta comunque.
Vale la pena, dunque, non per alimentare polemiche ma per ritrovare uno stimolo costruttivo utile alla nostra città, evidenziare alcune contraddizioni che si sono verificate, proprio in occasione dell’iniziativa privata svoltasi grazie al determinante contributo dell’amministrazione comunale.
Non si può non evidenziare la forte contraddizione in cui è caduto il Comune di Crotone che ha, pubblicamente, disconosciuto il fatto che i manifesti pubblicitari dell’evento recassero il proprio logo; la dice lunga sullo stato di confusione che regna nell’amministrazione che, purtroppo, rischia, se non lo ha già fatto, di perdere il contatto con la realtà, prendendo cantonate a ripetizione, come quella presa dall’assessore alle attività produttive che giustificava la fiera con 20 posti di lavoro di cui non si ha avuta traccia, come nemmeno sulle modalità di selezione, nè, tantomeno, degli introiti diretti o indiretti, avuti dalla città.
Il dato certo è che i nostri operatori hanno subito, nelle giornate del mercatino, un calo di vendite del 70%, poiché si è letteralmente creato un blocco all’ingresso di Crotone, con tutte le prevedibili conseguenze. L’amministrazione, invece, ha dimostrato la massima solerzia nel bitumare le strade e realizzare le strisce pedonali, compiendo, insomma, tutte le azioni utili a realizzare un vero e proprio evento.
Addirittura il comandante dei vigili urbani, atto del tutto inconsueto, ha diramato un comunicato stampa in cui dichiarava alla cittadinanza che avrebbe contravvenzionato le autovetture parcheggiate fuori dagli spazi consentiti, come a voler comunicare che, per l’occasione, fosse doveroso rispettare le regole.
L’unico comportamento solerte e necessario, rimasto ancora inattuato, è stato quello di non convocare il tavolo promesso dal sindaco, innanzi alla stampa e decine di operatori, per affrontare concretamente le problematiche, manifestate a più riprese, dalle nostre categorie.
Il Sig. Sindaco, fatto gravissimo, non ha, invece, inteso rispondere alla nostra comunicazione, in cui si chiedevano chiarimenti circa il terreno, su cui si sarebbe svolto l’evento ed altre notizie. Il punto è sempre lo stesso, fare passare giorni e dimenticare, determinando una sorta di assuefazione della cittadinanza a questa normalità. Noi e le nostre imprese non ci stiamo!
La verità è che siamo profondamente preoccupati in quanto è lampante che vi sia una mancanza di visione del nostro sistema amministrativo e questo fa spavento. Per fare valere le ragioni di migliaia di imprese bisogna arrivare ad occupare la sede comunale? Fare decine di riunioni senza che il Comune concretizzi nulla? Basterebbe che, chi di dovere, capisse quello che gli viene prospettato. Diverse sono state le proposte tangibili avanzate dalla nostra organizzazione che non hanno, purtroppo, trovato riscontro reale nell’amministrazione.
Fondi di garanzia, agenda urbana, centro commerciale naturale, rigenerazione urbana, presentazione dl nuovo regolamento comunale del lungomare, calendarizzazione eventi, rivitalizzazione delle principali vie commerciali, queste solo alcune delle nostre proposte, ma oltre le intenzioni non si è andati; questo ha determinato una rottura, difficilmente sanabile, con l’assessore alle attività produttive che, schiava della politica, non è riuscita a dare concretezza ad alcuna azione, nonostante il nostro supporto e le azioni responsabili svolte in suo aiuto.
Attendiamo, comunque, che il primo cittadino ci inviti a partecipare, per come da lui dichiarato, alla discussione sulle problematiche da affrontare, confidando nel fatto che il nostro senso di responsabilità, unitamente agli interessi delle categorie rappresentate, ricevano la meritata e dovuta considerazione.