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Cosenza,, Conferenza stampa su “Sicurezza stradale, una mission importante”.

Redazione

Quella della sicurezza stradale è una mission importante, soprattutto se diretta ai giovani, affinché modifichino i loro comportamenti quando sono alla guida. Ed è altrettanto importante che la diffondano sempre di più, facendola diventare una vera e propria cultura, in grado di inculcare il rispetto per sé e per gli altri.
Attorno a questi temi ruoterà la seconda edizione del Campus della sicurezza stradale, promossa dalle Associazioni “forSics-Sicurezza Stradale” e “I Nostri Angeli” con il patrocinio del Comune di Cosenza e della Presidenza del Consiglio comunale.
La manifestazione, in programma giovedì 3 maggio e venerdì 4 maggio alla Città dei Ragazzi di Cosenza, è stata presentata questa mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo, in rappresentanza del Sindaco Mario Occhiuto, fuori città per impegni istituzionali, ed i rappresentanti del partenariato diffuso attivato dalle due associazioni organizzatrici: l’Assessore Fabio Frangella del Comune di San Lucido, sede della prima edizione del Campus, in rappresentanza del Sindaco del comune tirrenico Roberto Pizzuti, la professoressa Franca Falduto, responsabile del settore educazione e sicurezza stradale dell’Ufficio Scolastico Regionale, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Cosenza Giovanni Spina e l’Arch.Pietro Silletta dell’Anas. Nel dettaglio del programma e degli obiettivi del Campus sono entrati l’ing.Antonio Cioni, Presidente dell’Associazione “forSics” e l’avv. Francesca Cribari, Presidente dell’Associazione “I Nostri Angeli”.
Il Campus della Sicurezza Stradale è stato pensato per essere uno spazio dinamico e attivo, che funga da vero e proprio serbatoio di idee in cui la tematica della sicurezza stradale venga affrontata da diversi punti di vista e sotto varie sfaccettature, dando vita ad un evento di qualità, particolarmente attrattivo ed altamente educativo per l’intera comunità.
L’evento si articola in una serie di experience point, seminari e corsi di educazione stradale, resi possibili grazie al partenariato istituzionale diffuso che vede interagire le Associazioni organizzatrici in collaborazione con il Comune di Cosenza, la Polizia di Stato, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana, il 118, l’Aci, l’Università della Calabria, l’Anas, la Fondazione ANIA e tanti altri.
All’interno degli ampi spazi della Città dei Ragazzi saranno realizzate attività esperenziali dedicate alle tematiche della sicurezza stradale: da quelle educative per bambini e ragazzi (ad esempio gimkane e percorsi ciclabili a ostacoli), alle lezioni, tenute da esperti, sulle dinamiche che provocano gli incidenti stradali, a simulazioni riguardanti le fasi del soccorso post-incidente. Sarà presente anche un simulatore di crash-test con ribaltatore che darà la possibilità di sperimentare le conseguenze del mancato utilizzo delle cinture e gli effetti prodotti dalla velocità durante un urto, oltre al Pullman Azzurro della Polizia di Stato dove sarà possibile simulare, attraverso sistemi ottici di alterazione della vista, la guida in stato di ebbrezza. Alto momento importante sarà l’ANIA campus, il tour per la sicurezza stradale su due ruote, promosso dalla Fondazione ANIA che sarà ospitato proprio a Cosenza. L’iniziativa dedicata principalmente ai giovanissimi, ha lo scopo di insegnare a rispettare le regole della strada e le tecniche di guida sicura sulle due ruote. In ogni città toccata dall’ANIA campus e quindi anche a Cosenza sarà allestita un’area dedicata alla teoria e un vero e proprio circuito per le prove pratiche di guida sicura.
“Il Comune di Cosenza – ha sottolineato in conferenza stampa il Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo – intende adoperarsi per diffondere in tutti i modi la cultura della sicurezza stradale,  perché spesso ci sentiamo impotenti di fronte alle notizie che ascoltiamo quotidianamente sul numero degli incidenti stradali. C’è, invece bisogno – ha detto ancora Caputo – di far circolare il messaggio importante di cui il Campus si farà portatore, a tutti, senza distinzioni di età”.
La prima edizione si era tenuta il 29 aprile 2017, a San Lucido, in occasione del primo anniversario di un avvenimento particolarmente doloroso per l’intero territorio: l’incidente stradale nel quale, l’anno prima, il 2016, persero la vita tre giovani studentesse del luogo. L’anniversario del tragico avvenimento è divenuto, così, pretesto per poter costruire, per e con il territorio, uno spazio di riflessione e di crescita sul tema della sicurezza stradale. Nella conferenza stampa di questa mattina c’è stata una sorta di passaggio del testimone tra la città di San Lucido e quella di Cosenza, sottolineato dalla presenza dell’Assessore del comune tirrenico Fabio Frangella che si è detto onorato di questa “staffetta” tra le due amministrazioni comunali. Secondo i dati ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale in Italia, nel 2016, in Calabria, si è registrato un incremento del numero di incidenti (2.851) del 2,8%, del numero di feriti (4.868) del 3,6% e un consistente aumento dei decessi (117)  rispetto al 2015. In base a questi dati, la Calabria si colloca al 2° posto tra le regioni italiane, secondo l’indicatore tasso di mortalità che risulta pari a 4,1 (contro il 3,4 nel 2015 che poneva la Calabria al 3° posto).
“La Calabria – ha detto in conferenza stampa Antonio Cioni, Presidente di “for-Sics”-  risulta, purtroppo, sempre sul podio dell’incidentalità stradale, tra il secondo e il terzo posto. Siamo voluti partire da questi numeri per dare il nostro contributo a ridurre l’incidentalità stradale in Calabria. E’ giusto mettere in sicurezza le infrastrutture stradali, ma è l’uomo che deve e può modificare il proprio comportamento. E per questo è fondamentale diffondere una nuova cultura della sicurezza stradale”.
Cioni ha anche ricordato la recente scomparsa di Ciccio Misasi,  titolare del servizio Aci, pilota cosentino, appassionato di corse e di auto, che ha perso la vita in un incidente stradale proprio nelle vicinanze del campo sportivo di San Lucido dove lo scorso anno si è tenuta la prima edizione del Campus.
La partecipazione ed il ruolo della scuola nel Campus della Sicurezza stradale è stato poi evidenziato dalla prof.ssa Franca Falduto dell’Ufficio scolastico regionale. “La nostra mission è importante – ha detto -.  Il settore dell’educazione alla cittadinanza è fondamentale da molti anni, se non altro perché quando è in gioco  il bene più prezioso che abbiamo, cioè la vita, mobilitarsi diventa un imperativo categorico. Prima di tutto, – ha aggiunto Falduto – incentiviamo gli studenti di tutte le età a riflettere sui dati dell’incidentalità stradale e sulle tristi notizie di cronaca per richiamare la loro attenzione sulle regole da seguire”.
La professoressa Falduto ha voluto che un messaggio in tal senso venisse lanciato, durante la conferenza stampa da Luca Fabiano, Presidente della Consulta degli Studenti di Cosenza, con il preciso compito di sensibilizzare alla tematica e veicolare il messaggio nelle varie assemblee studentesche.
Particolarmente interessante poi l’intervento del Comandante della Sezione Polizia Stradale di Cosenza, Giovanni Spina.
“E’ importante provocare emozioni nei destinatari del nostro messaggio – ha detto Spina. Molte volte non riusciamo a rendere efficace la nostra comunicazione. Il Campus è, invece, un veicolo eccezionale di comunicazione, con tanti momenti di carattere pratico e non didascalici che fanno toccare con mano, agli utenti della strada, quelli che sono i pericoli e le conseguenze dei sinistri stradali. Vorrei che ci sforzassimo di far capire che la parola sicurezza deve assumere una connotazione diversa, come rispetto per noi stessi e per gli altri. Le statistiche – ha aggiunto il Comandante della Polizia stradale – registrano l’interruzione di un trend positivo che andava avanti dal 2011, con una diminuzione, negli anni, della sinistrosità mortale pari al 50%. Quello che spaventa è che questo trend positivo si sta fermando, anzi di fatto si è fermato. Quindi, tenteremo in tutti i modi di far comprendere, soprattutto ai giovani, che, ad esempio, il cellulare è un oggetto meraviglioso, ma al tempo stesso pericoloso e che fondamentalmente tutto quello che accade, rarissimamente è frutto delle condizioni delle infrastrutture, ma nella maggior parte dei casi accade in seguito a distrazioni e quando non siamo rispettosi degli altri”.
Del contributo dell’Anas alla manifestazione ha poi parlato l’Architetto Pietro Silletta, mentre a concludere gli interventi è stata l’avv.Francesca Cribari dell’Associazione “I nostri angeli” composta da un gruppo di familiari che hanno subito in prima persona la perdita di un caro in un incidente stradale. La Cribari ha messo in luce l’attivismo che lega le due associazioni organizzatrici ed il loro rapporto simbiotico. Al termine della conferenza, sono state consegnate ai rappresentanti istituzionali dei Comuni di Cosenza e San Lucido le due targhe offerte dall’orafo Giovambattista Spadafora per suggellare il passaggio del testimone della manifestazione.

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