Si resta senza parole davanti alle sorprese continue che ci riserva l’amministrazione comunale! Dopo l’avvento dei dinosauri in città, costati non pochi spiccioli alle casse comunali, adesso il sindaco, col consueto stile democratico a cui ci ha abituati si diletta a tassellare Cosenza di paletti – scrivono in una nota congiunta i consiglieri Damiano Covelli, Enrico Morcavallo e Bianca Rende. Infatti, l’ultima trovata è quella del posizionamento di decine e decine di paletti di ferro lungo il miglio dorato, e nelle adiacenti traverse.
Non abbiamo ancora capito esattamente a cosa servano, ma è palese l’effetto antiestetico ed il senso di chiusura mentale e non soltanto fisica, nei confronti dei cittadini. Infatti, detti recinti rievocano la sensazione della chiusura in gabbia o di una palizzata in perfetto stile “range”. Altro che smart city e servizi immateriali! C’è anche un problema di sicurezza: spontaneo chiedersi, davanti all’evidente intralcio alla circolazione, cosa possa accadere in caso di situazioni di imminente pericolo per l’incolumità pubblica (calamità naturali, manifestazioni pubbliche, interventi dei mezzi di soccorso, ecc), tutte situazioni che necessitano di facili accessi e di ampie vie di fuga; come previsto dalla legge.
Né il fatto che i paletti siano amovibili con apposite chiavi riduce i rischi paventati, dal momento che una eventuale rimozione occuperebbe tempo prezioso, che andrebbe sicuramente ad intaccare la gestione dei soccorsi. Se lo scopo è quello di dissuadere la sosta selvaggia, perché non impiegare il corpo dei vigili urbani, normalmente preposto a tale controllo? Chissà che con l’occasione non veda e non ammonisca anche la giungla di insediamenti più o meno abusivi che affastellano il corso!
Chiediamo all’amministrazione – concludono i consiglieri – di rimuovere immediatamente questa ulteriore limitazione della libertà di circolazione che, nel mentre solleva un senso di oppressione per i pedoni, contribuisce ad alimentare quell’idea di Cosenza come città ostica se non proprio respingente, che ormai sta prendendo piede, danneggiando l’ormai spirante commercio, già messo in ginocchio dalle altre scelte sulla mobilità cittadina.