Il 14 dicembre nella sede della “Nuova Scuola Pitagora“, in anteprima per la stampa e le Autorità Istituzionali, è stata presentata la “STATUA IN CERA DI PITAGORA” creata dall’artista Gaspare da Brescia.
Adesso è ufficialmente aperto l’evento KOSMOS-23. Dal 15 dicembre al 15 gennaio 2023 sarà possibile visitare il percorso artistico e culturale allestito nei locali della Nuova Scuola Pitagorica in Vico Municipio 1 (Piazza Duomo) a Crotone. Fulcro dell’esposizione la maestosa Statua in cera di Pitagora.
La scultura in cera rappresenta l’ultimo passaggio prima della sua trasformazione in bronzo.
Attraverso quell’antichissima tecnica denominata «fusione a cera persa» iniziata in Grecia nel VI sec. a.C., durante la colatura e fusione del metallo, l’attuale spessore delle sue pareti in cera si tramuterà definitivamente in bronzo, compiendo il procedimento alchemico del «Solve et Coagula» (dissolvi e unisci), quel cambiamento di forma attraverso la separazione degli elementi (Solve) e nella modificazione dei loro legami (Coagula). Il processo di dissoluzione rimanda inevitabilmente ad una scomposizione, che ha di fatto due effetti: allentare fino ad annullare ciò che unisce e rendere ciò che era unito evidente di per sé. Quindi “scomporre” per analizzare, evidenziare, rendere semplice il complesso, questo è il «Solve». Dall’altro lato “ricomporre“, congiungere, sintetizzare ciò che era disunito permette di vedere il “complesso” che agisce diversamente dal “semplice”, e questo è il «Coagula».
Questo è il senso profondo della realizzazione della Statua di Pitagora, con il suo «Solve et Coagula».
Ridare alla nostra Comunità un’idea, un punto riferimento dal quale partire, acquisire consapevolezza di noi stessi, del nostro comune passato, per agire nel presente e costruire un futuro condiviso, partecipato e prospero.
Questo il percorso che il M° Gaspare da Brescia e la Nuova Scuola Pitagorica propongono ai cittadini di Crotone e a tutti i visitatori che vogliano intraprendere il «viaggio di conoscenza» tra storie, simboli e percezione, attraverso le opere esposte che raccontano oltre 10 anni di attività per la realizzazione di questa grande opera.
Il progetto partecipativo oggi è finalmente giunto nella sua piena fase realizzativa per la quale è richiesto un atto di consapevole liberalità da parte di tutta la nostra Comunità, fatta di cittadini, imprese e organizzazioni, ed estesa a chiunque in Italia e nel mondo intero. Tutti i liberi contributi, di qualsiasi importo, saranno registrati nel libro mastro, il cui provento concorrerà alla fusione della grande Statua di Pitagora, in modo che essa divenga vero patrimonio comune, generando un senso di unione e condivisione fra tutti, seguendo «quel famoso detto di Pitagora, τὰ φίλων κοινὰ καί φίλίαν ἰσότητα, cioè i beni tra gli amici sono comuni e l’amicizia è uguaglianza» (Cicerone, De legibus, I, 34).