Home » Danni enormi a rischio l’acqua per Isola Capo Rizzuto, Cutro e comparto agricolo

Danni enormi a rischio l’acqua per Isola Capo Rizzuto, Cutro e comparto agricolo

Redazione

Dopo due eventi alluvionali per cui abbiamo già rendicontato alla Regione Calabria ed al Ministero danni a infrastrutture fondamentali per l’erogazione dell’acqua al “nostro” settore agricolo ed a importanti centri urbani, le precipitazioni di questo ultimo fine settimana (e tutt’ora in corso) hanno determinato irrimediabilmente l’interruzione dell’erogazione dell’acqua al comune di Cutro ed Isola Capo Rizzuto dalla diretta del Tacina

Inoltre risulta approvato il quadro dei danni causati dal precedente evento specie a carico della rete scolante ed idrografica che risulta completamente intasata dai detriti. A causa del dissesto abbiamo immediatamente  comunicato agli enti preposti ed alle comunità che subiranno importanti disservizi  per i gravi danni al ponte tubato sul fiume Tacina in località Terrarossa di Roccabernarda: nello specifico è crollato il pilone di sostegno del doppio tubo pensile della condotta principale dell’impianto d’irrigazione a servizio dei comprensori irrigui del fondo valle Tacina e dell’ altopiano di Isola Capo Rizzuto.

E’ importante specificare che il danno alla diretta comporta l’impossibilità di alimentare lo stesso Lago Sant’Anna e che quando saranno terminate le sue già scarse scorte, si determinerà l’impossibilità di dare acqua al comune di Isola Capo Rizzuto ed ai coltivatori con l’ennesimo colpo di grazia all’intero comparto agricolo. Abbiamo dunque rivolto istanza urgente alla Regione Calabria per intervenire nell’immediatezza onde evitare ulteriori e gravissimi danni alla condotta in più punti  in precarie condizioni di stabilità.

Tutto ciò, per i non addetti ai lavori, significa che oltre all’impossibilità di erogare acqua esistono evidenti situazioni di emergenza sia dal punto di vista della  sicurezza dei luoghi che per il verificarsi di  ulteriori danni strutturali alla rete che, con il tempo, potrebbe diventare ancora più oneroso poter riparare. Questo macroscopico danno è da inserire nel quadro generale descritto in apertura (basti pensare nello specifico alla piena del Soleo che ha invaso a Petilia Policastro la SP36) e che, ancora una volta, ci costringe a segnalare le emergenze quando è da anni che vengono avanzate in termini di manutenzione straordinaria ed in funzione di progettualità presentate in più occasioni.

Articoli correlati