Un’azienda agricola che opera nel settore della lavorazione di fiori e piante ornamentali è stata sequestrata, a Monasterace, dei militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato, per violazioni in materia ambientale.
Il titolare dell’attività è stato denunciato per deposito non autorizzato ed incontrollato di rifiuti con l’aggravante della miscelazione e dello scarico di reflui industriali senza autorizzazione e senza alcun processo depurativo.
L’azienda, che si estende su una superficie di 70 mila metri quadri, è composta da un gruppo di quattro serre, tre capannoni adibiti a deposito, uffici, celle frigorifero, centrale termica, officina meccanica e locale deposito. Dai primi accertamenti effettuati, secondo quanto riferito, è stata trovata all’interno dell’area sequestrata una enorme quantità di rifiuti, stimata in circa 350 metri cubi, di cui alcuni di natura pericolosa, gran parte dei quali abbandonati in zone all’aperto. n alcuni casi i rifiuti erano coperti da folta vegetazione e soprattutto risultavano sversati direttamente sul terreno senza precauzioni che potessero evitare il possibile inquinamento della superficie e con il rischio di interessare anche le falde acquifere sottostanti. Inoltre, le acque di lavorazione delle serre, quelle della centrale termica, quelle dell’impianto di concimazione e dei piazzali esterni sarebbero finite direttamente nell’ambiente senza subire alcun trattamento depurativo.
Dai controlli amministrativi eseguiti è risultato anche che l’azienda non era in possesso dell’autorizzazione unica ambientale, del certificato prevenzione incendi e dell’autorizzazione allo scarico mentre la centrale termica al servizio dell’azienda era priva di autorizzazione alle emissioni di fumi. (ANSA).