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Dossier Nevediversa: Legambiente fa il bilancio sul turismo invernale sostenibile

Redazione

Riscoprire una montagna diversa legata ad un turismo invernale dolce, sostenibile e rispettoso della natura. E soprattutto a impatto zero: dalle camminate nei boschi alle ciaspolate tra valli innevate e sentieri circondati da paesaggi unici, dalle escursioni nelle aree protette al nordic walking. Una sfida possibile come racconta Legambiente nel suo report Nevediversa, dove fa il bilancio sul turismo invernale sostenibile ad alta quota dando spazio e voce a 41 buone pratiche, che vanno dalle Alpi agli Appennini. Esempi virtuosi di chi ha avuto il coraggio e la voglia di scommettere su un tipo di turismo più rispettoso della montagna e dell’ambiente. Un turismo sostenibile che piace sempre più agli italiani alla ricerca di proposte alternative, stando infatti agli ultimi dati elaborati da Legambiente e Vivilitalia su dati JFC, ciaspole e scialpinismo sono due attività molto amate: se nel 2010-2011 il numero di praticanti in ciaspole si attestava a 322mila, nel 2016-2017 ha toccato quota 506.500 registrando un incremento del +57,3%. Stesso discorso per lo scialpinismo che è passato da 33.000 praticanti nel 2010-2011 a ben 91.000 nel 2016-2017, con un incremento del +175,7%. Da segnalare anche il successo del nordic walking, la camminata con i bastoncini praticata ormai da 500.000 persone. Dati che lasciano ben sperare, e ai quali vanno aggiunte alcune storie virtuose dei territori alpini e appenninici, raccontate nel report Nevediversa, che hanno per protagonisti associazioni, parchi nazionali, amministrazioni comunali ma anche strutture ricettive, amanti della montagna, professionisti e gruppi di cittadini, tutti invogliati a far sinergia e rete, promuovendo un turismo lontano dalle piste e dagli impianti sciistici che alimentano consuetudine impattanti: ad esempio grandi quantità di acqua ed energia spese per l’innevamento artificiale, il continuo ampliamento dei comprensori sciistici in aree sensibili e protette, l’aumento di traffico e smog per la sciata mordi e fuggi del fine settimana.

In Calabria l’Associazione CamminaSila di San Giovanni in Fiore promuove il territorio silano attraverso attività outdoor come il trekking, la mountain Bike, le ciaspole, lo sci di fondo e tutte quelle attività eco-sostenibili che consentono di far conoscere il territorio in ogni stagione.  Lo scorso 18 Febbraio si è tenuta una passeggiata sulle ciaspole, organizzata da Legambiente e Cammina Sila in collaborazione con i ricercatori della Cooperativa Greenwood, alla scoperta dei luoghi, delle abitudini e delle presenze del lupo nel territorio del Parco nazionale della Sila.

Con questo report e da queste esperienze virtuose Legambiente Calabria vuole anche lanciare un messaggio importante legato alla gestione del territorio e delle risorse e ai cambiamenti climatici che in montagna avanzano più rapidamente che altrove. Per questo è urgente definire al più presto strategie di adattamento ai cambiamenti climatici sia nella pianificazione sia nella prevenzione territoriale, avviare una politica nazionale che metta al centro il recupero e la valorizzazione delle aree montane, la gestione sostenibile delle foreste e replicando quelle buone pratiche già attive sul territorio come quelle legate al turismo invernale sostenibile.

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