Bambini preparati, attenti e pronti a recepire quei sani valori che li rendono cittadini onesti e virtuosi. Spesso un passo avanti rispetto agli adulti, sono proprio i più piccoli che ci ricordano l’importanza di adottare stili di vita sani, per salvare il pianeta ma anche per garantire a tutti una più elevata qualità della vita. È dai bambini che bisogna partire per dare il via a quella formazione continua a cui deve ambire ogni società civile. Questi gli elementi salienti emersi nel corso delle lezioni tenutesi nell’ambito del progetto “Ecoross Educational” che ha fatto tappa all’Istituto Comprensivo “Alvaro” di Trebisacce.
Più che soddisfatto il Sindaco di Trebisacce Alex Aurelio che, presente alla lezione, è rimasto piacevolmente colpito sia dalla modalità educativa sia dalle risposte e dagli atteggiamenti dei piccoli alunni delle classi quarte della scuola primaria. «I bambini non sono il futuro, sono il presente. L’emozione più grande – afferma il Sindaco – è trasmettere loro principi veri, sani e di legalità. Come diceva il Presidente Pertini, i giovani non hanno bisogno di parole ma di esempi. Sono rimasto veramente esterrefatto dalla loro preparazione. Mi hanno rivolto due domande a cui non ho saputo rispondere e questo non mi ha messo in imbarazzo, anzi, è una grande soddisfazione che i bambini siano molto ricettivi e un passo avanti a noi, dimostrando altresì l’urgenza di eventi formativi ambientali anche per adulti». Ed è proprio agli adulti che il Sindaco Aurelio rivolge la sua riflessione, esortandoli ad una formazione continua: «La maggior parte dei cittadini della mia comunità è rispettosa delle regole. Per quel che riguarda la raccolta differenziata le percentuali sono buone, si aggirano intorno al 70%, e devono essere aumentate ancora. Chi continua ad abbandonare i rifiuti però danneggia tutti; l’ambiente è inquinato e la raccolta che diventa inevitabilmente indifferenziata va a pesare sui costi di bilancio, sulla tariffa TARI che ogni cittadino riceverà a casa. Urge quindi – conclude – perseguire nell’educazione ambientale».
I risultati più che positivi sono testimoniati anche dalle incoraggianti parole del dott. Simone Turco, Responsabile dei Servizi di Igiene Urbana Ecoross: «Trebisacce è una comunità molto virtuosa. Affermo con piacere che è una città bella, pulita e ordinata. Ne è testimonianza l’ottimo livello di preparazione dei bambini dimostrato oggi, nell’ambito della nostra attività scolastica, con risposte pronte ma soprattutto condivise. Hanno molto apprezzato la nostra progettualità che quest’anno è stata ulteriormente avvalorata con una rivisitazione dei contenuti che ha aumentato il loro livello di gradimento. Trebisacce – continua il dott. Turco – è insignita ormai da anni del riconoscimento della Bandiera blu. Si procede spediti verso risultati sempre più importanti». Il dott. Turco – che come referente aziendale ha avuto modo di conoscere numerose realtà scolastiche – non esita a rimarcare l’alto livello di preparazione dei giovani a Trebisacce «dimostrando così – conclude – che lo specchio riflesso di una comunità virtuosa sono i giovani, e viceversa».
Ma qual è il l’iter che questi giovani compiono per essere un passo avanti agli adulti? Lo spiega meticolosamente il Dirigente Scolastico dell’IC “C. Alvaro” di Trebisacce, Giuseppe Solazzo: «Generazioni educate ai valori, alla solidarietà, al rispetto ambientale e non solo, che fanno di loro cittadini onesti a 360 gradi. Un mio forte credo è collaborare in sinergia con tutte le istituzioni del territorio, poiché come scuola da soli non potremmo mai riuscire a formare pienamente questi alunni che sono anche cittadini del Comune di Trebisacce, cittadini dello Stato Italiano. Quando escono da questo edificio hanno a che fare con la società civile, si imbattono in molteplici situazioni. Dobbiamo quindi riuscire ad inculcare loro i giusti input, ognuno partendo dalle proprie competenze, in modo da formare cittadini competenti e rispettosi dei diritti degli altri ma anche conoscitori dei propri».
Il Dirigente, quindi, parla di una vera e propria catena di montaggio, in cui tra gli step primari risultano certamente l’educazione civica, introdotta dalla legge 92 del 2019 come insegnamento obbligatorio, e i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 divenuti ormai «improrogabili – evidenzia il DS – poiché siamo in un punto di non ritorno, il Pianeta è al collasso. Dobbiamo fare leva su queste generazioni per salvare il futuro della nostra Terra». Da qui la grande attenzione riservata dalla scuola all’educazione ambientale: «Questo istituto – prosegue il dott. Solazzo – è circondato da tanti spazi verdi e stiamo allestendo dei laboratori di sostenibilità ambientale per una scuola all’insegna dell’outdoor learning. Dobbiamo far riscoprire ai nostri alunni il piacere di fare lezione all’aperto poiché l’importante è riuscire a trasmettere le competenze, non importa dove».
Il DS Solazzo pone infine l’accento sulla tempistica in cui tali “semini della conoscenza” debbano essere piantati per germogliare al meglio: «A quest’età troviamo il terreno fertile per poter insegnare loro come crescere, qual è la giusta strada da seguire. L’immagine che più mi piace utilizzare è quella che tutti abbiamo visto praticamente in occasione della Giornata degli alberi: l’albero va piantato dritto quando è tenero altrimenti, se storto, sarà difficile raddrizzarlo. Cerchiamo – conclude – di infondere il rispetto a 360 gradi delle persone, degli animali, delle cose e della natura fin da questa età. Poi saranno anche ottimi cittadini».