La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 di novembre, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha una lunga storia dietro di sè.
La data scelta non è casuale. Venne indicata all’Onu nel 1981 su indicazione di un gruppo di donne in occasione dell’Incontro Femminista Latinoamericano di Bogotà per ricordare l’assassinio di tre sorelle nel 1960 simbolo della rivoluzione e dell’impegno contro il regime vigentenella Repubblica Domenicana in quegli anni.
Si’, perché le donne sono simbolo di rivoluzione e rinnovamento, di freschezza e di vita. Ecco perché noi donne impegnate nella vita pubblica e politica cittadina prendiamo posizione oggi, ma non solo, e lo facciamo con affermando con forza il nostro “No!” ad ogni forma di violenza legata al genere femminile.
Lo facciamo aderendo alla campagna lanciata dalla Vicepresidente della Camera e nostra leader Mara Carfagna #Nonènormalechesianormale per sensibilizzare su questo tema ancora drammaticamente e tristemente diffuso.
La violenza di genere, come ha detto oggi il Presidente della Repubblica Mattarella “non conosce confini geografici, distinzioni di classe o di età…ogni ferita fisica e psicologica inferta a una bambina, ragazza o donna, ogni ingiustificata svalutazione delle capacità femminili sono forme di oppressione antica che rendono le donne meno libere, meno uguali, subalterne e, infine, vittime”.
Per il Capo dello Stato, le cui parole facciamo pienamente nostre, vanno anche superati gli stereotipi e i pregiudizi legati al genere a partire dall’infanzia e dal mondo della scuola.
Secondo una ricerca IPSOS commissionata dal Dipartimento Nazionale per le Pari Opportunità e resa pubblica pochi giorni fa, gli stereotipi di genere sono fortissimi tra i giovani, giovanissimi e tra gli studenti.
Il nostro impegno su questo non è e non sarà meramente simbolico. Ecco perché chiediamo che la giunta comunale adotti la “Nuova Carta dei Diritti della Bambina” di Fidapa, promossa e portata all’attenzione del Sindaco e dell’assessora Concolino da Alessia Bausone. Una Carta dei valori, ma anche uno strumento importante per sensibilizzare le bambine dei propri diritti e doveri fin dall’infanzia al fine di prevenire ed evitare fenomeni di violenza.
Non solo, pensiamo fortemente che il consiglio regionale dovrebbe portare avanti la proposta di legge bipartisan “ Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli ” a firma Esposito, Ferro e Mirabello che ad un anno dal suo deposito è ancora ferma in Commissione.
Insomma, fatti concreti contro la violenza, noi ci siamo.