La Fiera deve tornare ad essere di qualità e non un mercatone che penalizza i commercianti della città, così come di fatto avviene con il mercatino del primo giovedì di ogni mese.
“Un fatto è innegabile nel corso degli anni la fiera di Crotone si è trasformata in un grande mercatone che ha conseguenze fortemente penalizzanti su piccoli e medi commercianti e artigiani crotonesi, che si vedono depauperati di una importantissima e cospicua fetta della loro clientela locale”, così il capogruppo di Forza Italia in seno al Consiglio comunale di Crotone, Antonio Argentieri Piuma, entra nel vivo della polemica circa la famosa “Fiera di Ottobre” prendendo una posizione ferma in favore dei commercianti crotonesi.
“Bisognerebbe – precisa il consigliere forzista – cercare di dare una impronta diversa alla nostra fiera, più tendente ad un evento promozionale di prodotti innovativi da far conoscere al pubblico ed agli stessi operatori del settore commerciale del crotonese e calabrese.
Una fiera quindi dal carattere squisitamente espositivo e conoscitivo, la cui durata andrebbe limitata e contenuta in meno di una settimana.
Sarebbe più giusto ed opportuno che la stessa fosse di carattere campionario ed espositivo, tale da attirare le attenzioni di grandi marchi e firme, o gruppi imprenditoriali che vi parteciperebbero sia come propositori delle loro produzioni che come osservatori e potenziali acquirenti dei manufatti e dei prodotti della piccola industria e degli artigiani di Crotone e provincia.
Con l’adozione di questi nuovi criteri e di queste diverse finalità la Fiera potrebbe essere utile all’economia cittadina e diventare un volano di sviluppo e di rilancio per l’asfittica economia delle attività artigianali e commerciali che il nostro Territorio, nonostante il periodo la crisi riesce ancora ad esprimere”.
“Faccio impresa da una vita e so bene quanto possa essere difficile per una qualsivoglia attività imprenditoriale cercare di non mollare e di non chiudere i battenti, e di mettercela invece tutta per continuare a lavorare e ad offrire così opportunità di lavoro anche e soprattutto ai nostri giovani.
Ribadisco pertanto il mio impegno in favore dei colleghi imprenditori, gente coraggiosa che ha voglia di non arrendersi e di continuare a lavorare, ma che non può e non deve essere costretta a subire le conseguenze fortemente negative indotte dai criteri assurdi e controproducenti con cui la fiera attualmente è concepita e realizzata.
Propongo infine che a partire dal prossimo anno si possa risolvere questo grave e annoso problema, è arrivato il momento in cui l’Amministrazione comunale di Crotone intervenga e si adoperi affinché la fiera non sia più un mercato, ma possa diventare una fiera campionaria vera in cui siano esposti prodotti innovativi e di qualità, una fiera in cui possano trovare spazio e visibilità le migliori produzioni artigianali ed enogastronomiche del nostro Territorio, in tal modo la Fiera di Crotone potrà diventare un evento un appuntamento dal respiro non solo crotonese ma soprattutto calabrese”.