Oltre 3500 posti a rischio, una richiesta di concordato che pesa come un macigno sul futuro di tanti giovani e di tante famiglie calabresi, un allarme sociale che non dovrebbe essere sottovalutato già in una situazione normale, figurarsi in periodo di forte crisi economica come quella attuale causata dall’ormai diffuso covid-19, senza considerare l’alto tasso di disoccupazione che ormai caratterizza la nostra Calabria da un’eternità.
“Ci ha molto colpito il silenzio che si sta consumando sul caso dell’azienda Abramo Costumer Care”, dichiarano il Coordinatore Mirijello e il responsabile politiche sociali Giuseppe Daniele.
“Esprimiamo solidarietà ai dipendenti ma al contempo condanna verso l’Azienda che non riesce a fare chiarezza sul proprio futuro e soprattutto sul futuro dei lavoratori.
Ed il tutto è al quanto assurdo, considerato che quest’ultimi, nonostante continuino a garantire il massimo impegno lavorativo non hanno percepito le mensilità di settembre, né tanto meno ottobre e probabilmente rischiano di perdere lo stipendio di novembre, oltre ai permessi e dieci dodicesimi della tredicesima.
La Calabria rischia, con il fallimento di questa importante azienda, un nuovo collasso economico, una nuova frustrante e probabile fuga di cervelli, un nuovo allarme sociale che si aggiunge ai tanti problemi già esistenti. È necessario, ora più che mai, che i parlamentari calabresi intervengano in modo tempestivo attivando tutti i canali possibili per aprire un tavolo di crisi con il Governo salvaguardando l’occupazione e il futuro dei tanti giovani e delle famiglie calabresi.
Dal canto nostro, non possiamo che esprimere forte vicinanza nei confronti di tutti i dipendenti, di tutte quelle persone che hanno svolto un lavoro eccellente tanto da rendere l’azienda Abramo leader a livello nazionale”.