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una giornata dedicata alle persone con sindrome di Down

Redazione

La Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, in programma per domani, si celebra ogni seconda domenica di ottobre, da oltre dodici anni, in tutta Italia, con l’obiettivo di promuovere la cultura della diversità, abbattere i pregiudizi, difendere i diritti delle persone affette dalla sindrome e favorirne la piena inclusionenel contesto sociale nel quale vivono.

ll CoorDown, attivo fin dal 1987, costituitosi formalmente nel 2003 per rappresentare le associazioni che in Italia si occupano di tutelare i diritti delle persone con sindrome di Down, ponendosi come organismo ufficiale di confronto con tutte le Istituzioni, promuove la consueta Giornata Nazionale e il 21 marzo di ogni anno, il World Down Syndrome Day, anche attraverso la produzione di campagne internazionali di comunicazione sociale.

Quest’anno si è scelto di sollecitare la riflessione sul fatto che  i bisogni delle persone Down non sono speciali ma normali, semplicemente umani, proprio come quelli di tutti. Hanno bisogno di amici, di poter studiare e imparare, di fare sport, di essere amati ed amare, di lavorare, di avere una famiglia, di avere una casa propria, di poter fare delle scelte, di essere riconosciuti e stimati proprio come tutti.

Per soddisfare questi bisogni è necessario aiutare le persone con sindrome di Down a crescere e sviluppare al massimo le loro potenzialità, dare loro le giuste opportunità perché possano diventare quello che possono diventare, ma è altrettanto importante cambiare lo sguardo della gente comune, dei professionisti, degli insegnanti e tutti coloro che li incontrano.

In questa giornata l’associazione “Gli altri siamo noi”, vuole sollecitare tutti e in particolare i decisori politici e amministrativi ad un’attenzione particolare verso i processi di esclusione di cui sono vittima in misura maggiore tra le altre, le persone con sindrome di Down e disabilità intellettiva che diventa sempre più manifesta.

La cultura arretra e con essa anche la formazione dei professionisti e la capacità di progettare e realizzare percorsi ed interventi efficaci, in grado di sostenere realmente le loro autonomie, il loro diritto all’apprendimento, al rispetto della loro condizione di bambini, ragazzi, adolescenti, giovani, adulti, fino alla anzianità che oggi è sempre più frequente.

Ciò vuol dire che le risposte dei servizi, già insufficienti quantitativamente, dovrebbero essere diversificate, di qualità, appropriate, giuste nei tempi e nei modi.

Vivere la sindrome di Down al nord non è uguale al sud, e le persone hanno una qualità della vita e una partecipazione sociale assolutamente diversa. Nonostante in questo territorio esista la nostra realtà associativa, che – spiega Adriana De Luca, presidente di “Gli altri siamo noi” – possiamo definire senz’altro di eccellenza per aver realizzato, con risorse proprie, progetti di rilevanza nazionale e internazionale per la loro innovatività ed efficacia anche nel campo dell’inserimento lavorativo, dobbiamo registrare uno scarso interesse reale verso le persone con sindrome di Down, vittime ancora di forti pregiudizi tra le stesse persone con disabilità, tra le persone cosiddette normali e anche nell’area dei servizi nei quali vengono considerati troppo spesso, bisognosi di interventi assistenziali, incapaci di accedere all’acquisizione di alcune competenze ritenute troppo alte, sostanzialmente affidati alle famiglie e alle loro associazioni”.

“È ora di accendere un faro – prosegue De Luca – sulla condizione di queste splendide persone che hanno diritto di realizzare quei diritti umani riconosciuti a chiunque, ma non a loro. Ancora troppo spesso considerati incapaci, trattati da bambini a qualsiasi età, resi dipendenti, umiliati e lesi nella loro autostima, vivono da “vecchi” pur essendo giovani, prevalentemente custoditi più che educati”

L’associazione sostiene le famiglie e promuove lo sviluppo delle persone con sindrome di down a qualsiasi età, le aiuta a raggiungere autonomia personale, domestica e sociale, attraverso il Servizio di Inserimento Lavorativo gestito in collaborazione con l’ASP di Cosenza cura la formazione scolastica e professionale, li prepara al lavoro e cura gli inserimenti lavorativi, prepara alla vita indipendente attraverso progetti specifici nella sede di Cosenza e Crotone.

“Sappiamo con certezza dalla nostra esperienza e da quelle realizzate in tutta Italia e nel mondo – ribadisce il presidente dell’associazione – che i sogni di molte persone con sindrome di Down possono essere realtà. È per questo che vi chiediamo di acquistate il messaggio di cioccolato equo e solidale, simbolo della Giornata Nazionale, lo troverete presso i nostri stand il 7 e l’8 ottobre, a Rende (presso un noto centro commerciale cittadino, ndr), alla Sagra del Fungo a Camigliatello Silano in via Roma e a Crotone sul Lungomare all’altezza della passerella Kursaal. Non fateci mancare la il vostro sostegno”.

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