Sono iniziati giovedì, presso la Casa delle Culture a Catanzaro, ilavori del X Corso di formazione in ematologia e oncologia. Il tema centrale di questa edizione 2017, che offre un importante momento di aggiornamento sulla gestione clinico-terapeutica delle patologie oncologiche e ematologiche, è come dare più qualità alla vita, la sfida, dunque, dei nuovi farmaci in ematologia e oncologia. Nel corso del primo modulo sono stati diversi gli argomenti approfonditi tra i quali: la rivoluzione degli anticorpi monoclonali; la terapia del mieloma multiplo 2017; l’overview degli algoritmi terapeutici; la gestione delle reazioni correlate all’infusione. A confronto figure istituzionali, medici e aziende farmaceutiche.
“La strutturazione del corso segue un format particolare che si focalizza nelle prime due giornate sia sulle nuove terapie che sui nuovi approcci terapeutici nelle patologie ematologiche”. Ha evidenziato il dottore Stefano Molica – direttore del Dipartimento Oncoematologico del presidio “Ciaccio-De Lellis“ ed organizzatore della tre giorni di formazione, aggiungendo: “Mentre nella terza giornata conclusiva si daràampio spazio alle novità che derivano dai congressi internazionali più importanti del settore dando così l’opportunità di realizzare un aggiornamento a trecentosessanta gradi senza dimenticare il confronto politico-istituzionale, di relazione tra professionisti del settore e istituzioni. In questa occasione parleremo di quella che è la formazione degli specialisti, quali fonti scientifiche utilizzano come queste ultime sono cambiate, oltre a trattare, inoltre, della responsabilità professionale che negli ultimi tempi, con la legge Gelli, ha subito diverse variazioni”.
La prima giornata del corso si è avvalsa della presenza e degli interventi assai qualificati di relatori e ospiti quali: Alessandra Ferrajoli, del Leukemia Department University Texas M.D Anderson Cancer Center – Houston Usa; Alessandra Tedeschi, Divisione di Ematologia dell’Ospedale Niguarda di Milano; EleonoraArboscello, Onco Ematologia dell’Ospedale S. Martino di Genova; Laura Orlando, coordinatrice assistenziale infermieristica Dipartimento Ematologia all’Ieo di Milano.
“Gli algoritmi aiutano moltissimo soprattutto nella terapia delle diverse tipologie di leucemia linfatica cronica che hanno una risposta superiore ai nuovi farmaci e ai nuovi inibitori rispetto a quella della terapia tradizionale”, ha spiegato la dottoressa Ferrajoli proseguendo, “di conseguenza, aiutano molto nella selezione del paziente che trarrà il maggior beneficio da questi nuovi farmaci”.
Una sfida, quella dei nuovi farmaci, che ha come obiettivo quello di dare maggiore qualità alla vita del paziente oncoematologico, come evidenziato dai relatori nel corso delle varie sezioni, che hanno messo in luce quanto “l’avvento dei farmaci biologici in ematologia ed oncologia ha impattato in modo significativo sull’aspettativa di vita dei pazienti, nonostante la loro utilizzazione richieda grande attenzione alla selezione corretta dei pazienti basata su fattori predittivi di efficacia. Mentre, la gestione ottimale della sequenze e la combinazione dei trattamenti, la valutazione dei reali benefici rispetto alle diverse opzioni disponibili e del rapporto fra l’entità del beneficio atteso e l’impatto del trattamento sulla collettività in termini di allocazione delle risorse rappresentano degli importanti punti di discussione”.
“Abbiano avuto l’introduzione di nuovi farmaci nel trattamento della leucemia linfatica cronica che hanno cambiato la prognosi dei pazienti oncoematologici”. Ha spiegato la dottoressa Tedeschi, continuando: “Sono dei farmaci non immunochemioterapici ed hanno portato un prolungamento della sopravvivenza libera della malattia nei pazienti con tutto un altro aspetto di tossicità diversa rispetto a quella che eravamo abituati a gestire anni fa”.
Problematiche, queste, particolarmente sentite dalla comunità scientifico-professionale ematologica e oncologica che più recentemente ha concentrato la sua attenzione sulla valutazione della qualità di vita dei pazienti andando a migliorare quella che è la gamma di farmaci da inserire nelle singole terapie rendendo corretto l’impiego del farmaco e del posizionamento dei nuovi trattamenti, nel continuum di terapie disponibili, oltre a sollecitare una riflessione sul loro valore e sul ruolo dei clinici nel raggiungimento della sostenibilità del sistema. Ancora una volta, il Corso di Oncologia ed ematologia rappresenta un’opportunità rilevante per personale medico, infermieristico e per i farmacisti e biologi ospedalieri della regione Calabria di aggiornamento organico e continuativo. Venerdì, si svolgerà la seconda sessione dalle 9.