“Le economie deboli hanno bisogno di strumenti forti per emergere. E’ importante dare sostegno alle persone più svantaggiate che hanno difficoltà di accesso al credito”. Lo ha detto il Sindaco Mario Occhiuto intervenendo questa mattina all’incontro, promosso dall’Amministrazione comunale, sul tema “Il Microcredito come strumento di welfare sostenibile e di inclusione finanziaria e sociale per lo sviluppo del territorio” tenutosi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi e che ha avuto come ospite speciale il Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, già Ministro della Funzione pubblica dal 2004 al 2006. L’iniziativa è seguita alla firma, avvenuta nei giorni scorsi a Roma, di un protocollo d’intesa triennale tra Comune di Cosenza ed ENM, finalizzato a promuovere la diffusione degli strumenti del microcredito e della microfinanza allo scopo di favorire lo sviluppo socio economico ed occupazionale, attraverso l’attivazione di uno sportello con funzioni di ascolto e tutoraggio destinate a soggetti, residenti nel territorio comunale, interessati ai finanziamenti di microcredito, già partito da qualche mese grazie all’impegno del consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco per le strategie attive per il lavoro, tra i promotori dell’iniziativa di questa mattina. “Quello che noi stiamo cercando di perseguire e praticare – ha detto ancora il Sindaco Occhiuto nel suo intervento – è un modello di welfare distributivo”. E a questo proposito il primo cittadino ha ricordato l’erogazione, da parte del Comune, dei servizi per l’assistenza domiciliare agli anziani e per le persone disabili, con servizi anche a chiamata e l’estensione della graduatoria dell’emergenza abitativa attraverso il riconoscimento del contributo fitto casa a tutti gli aventi diritto, destinando gli alloggi di proprietà del Comune all’inclusione sociale. “Nell’ottica della Smart city che stiamo da tempo costruendo – ha aggiunto Occhiuto – il Comune di Cosenza avvierà, a breve, la sperimentazione di una nuova tecnologia Blockchain che troverà applicazione nel settore del welfare per il riutilizzo, a beneficio dei singoli o dei nuclei familiari bisognosi, delle scorte di cibo, prossimo alla scadenza, della grande distribuzione. La sperimentazione sarà possibile, grazie ad un accordo tra Amministrazione comunale, NTT DATA (multinazionale giapponese nell’ambito della Consulenza e dei Servizi IT, con sede anche a Cosenza) e Università della Calabria. Un primo esperimento su scala nazionale che avrà Cosenza come città campione e che potrà essere adottato anche da altre città. Intendiamo coniugare questa politica di welfare distributivo – ha sottolineato inoltre il Sindaco Occhiuto – ad un welfare che sia anche creativo. Crediamo, infatti, che sia fondamentale ridare dignità soprattutto ai nostri giovani costretti ad andare via dal territorio di appartenenza per l’impossibilità di trovare lavoro. E’ in questo senso che dobbiamo creare nuove opportunità per i nostri giovani. Le città diventano più competitive, sia quando c’è una migliore qualità della vita, dal punto di vista ambientale, culturale e delle relazioni umane, ma anche quando offrono opportunità di lavoro. In un’ottica del genere il microcredito è uno strumento semplice, ma tra i più forti, e che può essere utilizzato da tutti, in modo da poter sfruttare le opportunità legate allo sviluppo della città, ma anche del territorio regionale”.
Molto colpito dall’evoluzione che ha conosciuto Cosenza negli ultimi tempi, il Presidente dell’Ente nazionale per il Microcredito Mario Baccini ha sottolineato nel suo intervento che “a Cosenza si sta per avviare un’altra straordinaria iniziativa attraverso l’economia sociale e di mercato come strumento fondamentale per lo sviluppo della città. Siamo consapevoli di poter migliorare la qualità della vita anche attraverso l’inclusione sociale che passa anche per l’inclusione finanziaria”.
Baccini ha ricordato come il Microcredito nazionale abbia raccolto le sollecitazioni contenute in alcune risoluzioni dell’ONU del 2005, quando al vertice delle Nazioni Unite c’era Kofi Annan, in occasione dell’anno internazionale per il microcredito come strumento di lotta alla povertà. L’ONU aveva invitato gli Stati membri a costituire dei comitati nazionali per il conseguimento dell’obiettivo. “Siamo stati i primi in Italia – ha puntualizzato Baccini – a raccogliere l’appello delle Nazioni Unite ed il Comitato Italiano per il microcredito è stato successivamente trasformato nell’attuale Ente Nazionale.
Siamo il primo Ente per il Microcredito in Europa e nel mondo e adesso stiamo percorrendo anche l’ultimo miglio di questo cammino, stringendo accordi e formalizzando sinergie con le amministrazioni locali per dare risposte ai bisogni”. Baccini ha messo in risalto la contrapposizione tra l’azione del Microcredito nazionale e quella portata avanti dall’alta finanza e dal capitalismo rapace che ha come unico obiettivo il profitto. “Dall’altra parte – ha detto Baccini – ci siamo noi che perseguiamo la soddisfazione dei bisogni delle persone e il microcredito è lo strumento forte ed efficace per dare risposte in questa direzione, soprattutto a chi non è bancabile o è diversamente bancabile, soggetti che non sono assistiti da nessuno. La politica ha il compito di equilibrare i poteri in campo facendoli diventare armoniosi”.
Il Microcredito nazionale concede fino ad un massimo di 25 mila euro, elevabile dopo i primi 6 mesi di ammortamento a 35 mila euro, a tutte le imprese, ad eccezione delle società a responsabilità limitata, a meno che non si tratti di srl semplificate, ma anche a tutte quelle persone che abbiano un’idea per lo sviluppo di un programma di microcredito per la creazione di una start-up, una microimpresa o per l’avvio di un’attività professionale o di cooperazione.
Poi l’ex ministro della Funzione pubblica ha fornito alcune cifre sul microcredito in Calabria. “Il Microcredito in Calabria – ha detto – attualmente ha avviato circa 816 pratiche in istruttoria, conta già 360 aziende operative con 900 nuovi posti di lavoro ed ha erogato circa 8 milioni e 500 mila euro. 58 sono, invece, i tutor distribuiti sul territorio che svolgono attività di assistenza operativa”.
L’incontro era stato introdotto dal consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco Occhiuto per le strategie attive per il lavoro che ha anche coordinato i lavori.
Falbo ha ripercorso il cammino che ha portato alla convenzione tra Comune di Cosenza ed ENM riconoscendo la lungimiranza del Sindaco Occhiuto che si è detto favorevole da subito all’attivazione dello sportello di ascolto presso i locali comunali del Centro “I Due Fiumi”. “L’apertura dello sportello “Sviluppo e Lavoro” – ha detto Andrea Falbo -ha sposato il modello di riferimento culturale e sociale del Microcredito nazionale ponendo al centro della sua azione la persona e le sue potenzialità”. Falbo ha anche ricordato la presenza in platea degli studenti della quarta classe dell’Istituto Nitti, coordinati dai professori Bruno Gioffrè e Anna Merlo, docenti dei laboratori tecnici 3D lab, con cui il Comune di Cosenza ha avviato un progetto di alternanza scuola-lavoro sull’innovazione che entrerà nella fase più propriamente operativa nel prossimo mese di gennaio.
Al termine dell’incontro di questa mattina si sono registrati anche i contributi del Vicesegretario generale dell’ENM, Giovanni Nicola Pes, del Prof.Giulio Nicola Nardo, docente del Dipartimento di Scienze Aziendali e giuridiche dell’Università della Calabria e di Marco Paoluzi, responsabile dell’area Credito dell’Ente Nazionale per il Microcredito.