Ottantuno lettere di licenziamento inviate dalla direzione della Graziani Francesco Srl agli operai con contratto atempo indeterminato dell’impresa metalmeccanica crotonese.
Lo denuncia della Fiom Cgil dell’area vasta e della Calabria definendola come una “decisione assolutamente fuori da ogni ragionevolezza e rispetto delle corrette relazioni sindacali”.
A luglio, nella sede dell’Assindustria pitagorica, il sindacato aveva avuto un incontro nel corso del quale si era detto “disponibile, in nome e per conto dei lavoratori, a sostenere l’uso degli strumenti sociali e contrattuali utili ad affrontare una fase di criticità.
La Fiom si era dunque mossa, su mandato dei dipendenti, “non andando oltre la diffida per la mancata applicazione di istituti contrattuali fondamentali come la previdenza integrativa, il ticket mensa, la carenza contrattuale, spettanze maturate e non riscosse”.
Ma per la Sigla l’azienda “aveva continuato a lavorare chiedendo ai lavoratori prestazioni straordinarie e rinnovando anche, mentre pensava alle lettere di licenziamento, i rapporti di lavoro a termine”. Segnali che per il sindacato erano stati “positivi”.
Alla luce delle lettere di licenziamento la Cgil ha deciso dunque di richiedere immediatamente il ritiro delle lettere, di attivare un tavolo di confronto e di proclamare lo stato di agitazione con la sospensione immediata di ogni attività di straordinario, di lavoro nei festivi.