Buttare giù muri, barriere, discriminazioni. Combattendo il razzismo e abbracciando il mondo paraolimpico. È il tema dell’attività nelle scuole per la stagione 2017-2018 della Corsa di Miguel, la manifestazione che ricorda il podista-poeta desaparecido argentino Miguel Sanchez.
La manifestazione è stata presentata a Roma alla presenza di oltre cento professori presso la Scuola dello Sport del Coni (per le adesioni, sul sito www.lacorsadimiguel.it, c’è tempo fino al 31 ottobre). Con loro, anche alcuni “testimonial” del circuito di attività, che racconteranno la loro esperienza fra gli studenti: Carlo Di Giusto, tecnico-mito del basket in carrozzina; Nicola Pintus, ideatore e trascinatore del Progetto Filippide, al lavoro con atletica e nuoto fra i ragazzi autistici; Luca Brecciaroli, della fondazione Ania, che ha promesso altre presenze nella Corsa di Miguel di persone paraplegiche aiutate da una speciale apparecchiatura, l’esoscheletro. Il circuito di attività prevede un ciclo di seminari nelle scuole, prima e dopo la partecipazione alla Corsa di Miguel e alla Strantirazzismo del prossimo 21 gennaio, e delle gare studentesche dei mesi di febbraio e di marzo, che nel 2017 hanno portato oltre 15mila ragazzi in pista. Dal 27 aprile, invece, debutterà Vivi Miguel/La maratona si fa staffetta: una gara di 42 frazioni di mille metri, dedicata alle scuole superiori, in simultanea in 40 piste italiane, organizzata in collaborazione con la Fidal e l’Uisp.
La corsa di Miguel, progetto nelle scuole contro le barriere
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