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LA GENERAZIONE Z A SCUOLA, ECCO COME LA VUOLE MIGLIORARE

Redazione

La Generazione Z, pragmatica, social, è ciò che posta e la popolarità ha un’unità di misura: i like. E spesso il confine di ciò che pubblicano viene superato perchè non percepiscono le reali conseguenze, che si tratti di immagini di loro stessi o di terzi. E i ragazzi stessi, i post Millennials nati tra il 1995 e il 2010, ne sono consapevoli. Come acquisire questa percezione del limite?C’è bisogno di una guida, che si tratti di una persona fisica o di una community online, che spieghi quali sono gli effetti delle loro azioni e che il pericolo non proviene da un anonimo user della rete, ma dalle persone che sono realmente intorno a loro tutti i giorni. Le Testimonianze? Importanti, certo, ma alla fine “si pensa sempre che non capiterà mai a te…”

Sono alcune delle problematiche e delle istanze dei ragazzi ai compagni che li rappresenteranno a scuola. Alcuni di loro si stanno formando in un progetto di ScuolaZoo che da 5 anni  si pone come obiettivo di migliorare la scuola italiana dall’interno. Gli aspiranti rappresentanti che si sono candidati alla lista ScuolaZoo  (selezioni sono aperte fino a fine novembre. 78 dei selezionati hanno partecipato al weekend di formazione a Milano provenienti da tutta Italia, con oltre metà dal Sud e in particolare da Puglia, Campania, Sicilia e Basilicata) si sono confrontati su temi come il bullismo, lotta alla Mafia, scuole che crollano e leggi scolastiche che non vengono applicate o rispettate solo in parte. Loro sono i R.I.S. ossia portavoce delle esigenze di tutta la comunità studentesca, con lo scopo di proteggere gli interessi e avanzare proposte per il bene dell’intero istituto. Quello dei R.I.S. è l’unico network di Rappresentanti di Istituto d’Italia: una community per crescere, scambiarsi idee e progetti, per dare nuovo impulso e linfa alla scuola secondaria.

UN GRANDE NO ALLA MAFIA

Oltre alla lotta al bullismo, è stato affrontato il tema della lotta alla Mafia, attraverso la testimonianza di Luigi Leonardi, vittima di questa piaga, che ha condiviso con i ragazzi la propria esperienza. Gli studenti si sono immedesimati da figli, nella storia di Leonardi: “Hai paura?”; “E’ per questo che non hai costruito una famiglia?”; “se fossi diventato padre, avresti preso ugualmente i rischi legati alla denuncia, allora, e alla testimonianza di quel che è successo, oggi? Non avresti paura per i tuoi figli?”: sono alcune delle domande rivolte a Leonardi che ha spiegato loro che parlare, raccontare e denunciare è l’unico modo per difendersi dalla Mafia.

 LA SCUOLA CHE VORREI…

Nei gruppi di discussione ai quali hanno partecipato, i candidati RIS sono scesi anche nel dettaglio di quelli che sono i problemi delle loro singole scuole: dalle palestre inagibili, all’intonaco che crolla alla mancanza di dialogo con i Presidi. Hanno chiesto consiglio su come agire e chiarezza normativa ai Giuristi di ScuolaZoo su temi come autogestioni e aree fumatori: vietate da chiare normative, ma comunque presenti in molte scuole d’Italia.

Questa generazione, inoltre, chiede consiglio su come aprire una finestra di dialogo con Presidi e professori, che non son più visti come i “professori baroni” da combattere e contrastare, ma piuttosto come degli adulti con i quali dialogare diplomaticamente.

La GenerazioneZ è attiva e disposta a contribuire in prima persona per il miglioramento della scuola e della società nella quale vivono: da chi propone di dare il permesso a ciascuna classe di ridipingersi da sola le pareti sporche e trascurate delle aule, a chi propone banchi disposti a gruppi di quattro o sei piuttosto che i classici banchi da due per mettere insieme compagni di classe con talenti diversi che possono supportarsi a vicenda nelle materie più ostiche e a chi propone la settimana dello studente per lo sviluppo di soft skills utili per il futuro.

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