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Lavoro: Italia tra Paesi Ue con più costi incidenti, 618 milioni

Redazione

L’Italia è tra i Paesi Ue con la più alta percentuale di costi sostenuti a causa di anni di vita persi o vissuti con una disabilità per incidenti sul lavoro, che le costano ogni anno circa 618 milioni di euro su una ‘fattura’ complessiva da oltre 3 miliardi. E’ quanto emerge da uno studio dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), presentato insieme a Ilo, Oms e altri partner internazionali al XXI Congresso dedicato al tema in corso a Singapore.

Secondo l’indicatore calcolato in base alle principali malattie legate al lavoro e al numero di anni di vita perduti o vissuti con una disabilità (Daly) su 100mila lavoratori, l‘Italia arriva al 20% di costi sostenuti per casi legati agli incidenti sul lavoro, ben al di sopra della media Ue del 12% e pari alla quarta percentuale più alta dei 28 stati membri, dietro a Cipro (26%), Irlanda e Lituania (24%), Portogallo, Romania e Malta (22%). Sono invece inferiori alla media Ue i costi per i lavoratori italiani legati a tumori (23% contro 25%, pari a 711 milioni l’anno), problemi cardiovascolari (11% contro 12%, 351 milioni), patologie muscolo-scheletriche (Msd, 14% contro 15%, 440 milioni), e altre cause (31% contro 37%, 968 milioni).

L’Italia paga quindi ogni anno circa 3,088 miliardi di costi per le malattie legate al posto di lavoro. Nel complesso, nell’Ue la prima causa dei costi sostenuti per malattie invalidanti sul lavoro è il cancro (25%), seguita dalle patologie Msd (15%), e poi a pari livello da incidenti sul lavoro e malattie cardiovascolari (12%), mentre contano per il 37% dei costi le altre tipologie di problemi di salute. In termini di decessi, invece, prevale di gran lunga il cancro (52%), seguito dalle malattie cardiovascolari (24%), mentre gli incidenti contano solo per il 2%. Questo si traduce in una perdita complessiva a livello Ue del 3,3% di anni di lavoro, equivalente a un costo annuale di circa 476 miliardi (di cui 216 per i casi mortali e 260 per i casi non mortali), mentre a livello globale rispettivamente del 3,9% e di 2.680 miliardi. In Europa, inoltre, il 98% dei decessi legati al posto di lavoro è dovuto a malattie sviluppate in seguito a quest’ultimo.

 

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