Confcommercio Cosenza ha celebrato “Legalità mi piace”, la giornata della Confederazione contro ogni forma di illegalità e contro tutti i fenomeni criminali. Presenti Don Pino Demasi, vicario della Diocesi Oppido Palmi e referente di “Libera” per la Piana di Gioia Tauro; Anna Gallo, presidente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Cosenza; Pietro Pietramala, presidente Giovani imprenditori di Confcommercio Cosenza. A introdurre i lavori il direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Cocciolo.
Nel corso della manifestazione sono stati presentati i dati elaborati da Gfk e Confcommercio sulla percezione dei fenomeni criminali derivanti dell’analisi dei questionari on line, somministrati nel mese di ottobre, al quale hanno risposto in tanti. Tra i crimini percepiti di più in Calabria troviamo l’usura al 37% mentre il 44% del campione afferma di avere avuto almeno un’esperienza diretta o indiretta con un fenomeno criminale. Il 57% ritiene che le leggi di contrasto a un campione di reati come furti, rapine, estorsioni, usura, contraffazione siano poco efficaci.
Presenti anche gli studenti degli istituti superiori “Quasimodo-Serra” e “Mancini-Tommasi” di Cosenza accompagnati dai propri docenti.
“Cambiare per restare, restare per cambiare. Ecco il motto che ha modificato lo stato delle cose. Aprire una cooperativa – ha sottolineato Don Pino Demasi – sulle terre confiscate significava scontrarsi con le ‘ndrine. Il 13 dicembre del 2004 i ragazzi hanno dato vita dal notaio alla Cooperativa Valle del Marro. Da lì in poi è iniziata una battaglia molto dura. Hanno subìto intimidazioni. Tante. Perché la ’ndrangheta ha cercato in tutti i modi di impedire che avesse successo un’iniziativa del genere nata sui terreni confiscati alla criminalità organizzata. Ma dietro quei ragazzi c’era lo Stato. E non è bastato nemmeno il taglio di 500 alberi di ulivo a mo’ di ulteriore intimidazione per fermare il coraggio di questi ragazzi. Io credo nella forza imitativa del bene. Il bene è contagioso”.
“Don Pino Demasi è il simbolo della Calabria migliore, che lotta contro la criminalità e, soprattutto, dà speranza ai cittadini e alle imprese. È importante che gli studenti ascoltino le parole di chi è in prima linea contro i poteri criminali”.
Sono parole espresse dal direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Cocciolo.
“Confcommercio è da sempre impegnata, perché fa parte del suo Dna, contro tutte le forme di illegalità. E reati come la vendita di materiale contraffatto alimentano la criminalità e alterano la libera concorrenza producendo un danno importante ai commercianti che rispettano le leggi e pagano le tasse”.
È quanto ha affermato Anna Gallo, presidente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Cosenza.
“La cultura della legalità – ha affermato Pietro Pietramala, presidente Giovani imprenditori di Confcommercio Cosenza – parte dai piccoli comportamenti. Inizia in famiglia e prosegue nel corso della formazione. Ecco perché occorre una scuola forte e solida. Non possiamo demandare la lotta alle mafie solo alle forze di polizia. Serve uno sforzo collettivo”.
“Legalità mi piace” è l’evento promosso da Confcommercio Cosenza
73
articolo precedente