La Commissione europea ha deciso oggi di chiudere la procedura di infrazione contro l’Italia relativa alle norme nazionali sulla certificazione dei sistemi di raccolta online delle firme per la presentazione di proposte normative su iniziativa dei cittadini europei.
Le precedenti norme nazionali obbligavano gli organizzatori delle iniziative dei cittadini europei ad ottenere una valutazione ex ante dei loro sistemi di raccolta online da parte di un organismo esterno prima di richiedere la certificazione dei sistemi all’autorità nazionale competente in Italia (“Agenzia per l’Italia Digitale”). Tali norme nazionali sono contrarie al diritto dell’Ue (regolamento (Ue) n. 211/2011).
“L’Italia – precisa Bruxelles – ha adottato nuove norme nazionali per la certificazione dei sistemi di raccolta online in conformità con la normativa Ue e la procedura di infrazione è pertanto chiusa”. Le “nuove regole assicurano che gli organizzatori di iniziative in Italia possano ottenere la certificazione dei loro sistemi di raccolta online in modo più semplice e entro un mese”.
Secondo il diritto dell’Ue, le autorità nazionali negli Stati membri sono responsabili di attuare la certificazione dei sistemi di raccolta online per le iniziative dei cittadini europei entro un mese e senza che gli organizzatori debbano ottenere una valutazione ex ante supplementare da parte di un organismo esterno diverso da le autorità designate.