Cari tutti i miei concittadini,
prima di essere eletta nelle fila del M5S come portavoce del territorio crotonese, vorrei ricordarVi che sono un Avvocato ed in tale veste è stata sempre mia cura, nello svolgimento dei miei incarichi professionali, verificare le fonti, l’attendibilità dei documenti e tutto quanto era ed è necessario per la difesa dei miei assistiti. E così, negli ultimi giorni, quando si è scatenata grazie alla sapiente regia dei soliti noti riconducibili al feudo crotoniate, la caccia alle streghe, mi sono imposta di seguire la vicenda come se stessi seguendo un caso a me affidato.
Ho, prioritariamente, ricostruito i fatti andando alla ricerca dei documenti e ho tratto le debite conclusioni supportate da prove evidenti e che vi sottopongo nella speranza che, in futuro, molti voi siano più attenti a trinciare giudizi affrettati dando pure l’input a persone insignificanti, a voler essere molto buoni, di affermare con disinvoltura ed estremo stile linguistico di un presunto menefreghismo che mi assisterebbe per la mia città. E qui mi fermo. Tanto siamo di Crotone e ci conosciamo tutti.
Orbene, nei giorni scorsi i senatori Magorno, Garavini e Margiotta hanno annunciato, urbi et orbi, di avere depositato una interrogazione rivolta al Ministero dei Trasporti con la quale avevano chiesto sul presupposto dell’esistenza di un decreto sulla continuità territoriale, emanato dal Governo pro tempore Gentiloni, che avrebbe consentito, dall’Aeroporto di Crotone, le due rotte Crotone-Milano e Crotone-Roma, quali azioni il Governo intendeva porre in essere per consentire la piena attuazione del suddetto decreto sulla continuità territoriale e l’avvio di ulteriori rotte, impedendo l’isolamento della Calabria.
Occorre rilevare che l’interrogazione de qua contiene, a voler essere magnanimi, una serie di inesattezze che sconfinano nella fantasia più totale degli scriventi interroganti. Non abbiamo, infatti, notizia alcuna del fantomatico suddetto decreto emanato dal Governo Gentiloni né tanto meno si registrano voli da Crotone per Roma e per Milano negli anni coincidenti con il suddetto governo. Non solo, la cessazione dell’efficacia dell’ultimo decreto di imposizione degli oneri di servizio pubblico, emanato nel 2013 (Ministro dei trasporti Lupi), fu sancita con decreto nel 2014 ( Ministro dei trasporti ad interim, Matteo Renzi ) che ne attribuì esplicitamente la causa al fatto che nessun vettore comunitario avesse accettato di operare senza compensazione finanziaria i collegamenti Crotone-Milano Linate e viceversa, Crotone-Roma Fiumicino e viceversa, alle condizioni imposte sopracitato decreto ministeriale n. 414 del 20 novembre 2013 e non già a causa del fallimento della società Aeroporto di S. Anna dichiarato, peraltro, dal Tribunale di Crotone solo nell’aprile del 2015.
Ma la fantasia dei nostri interroganti non si ferma alla stesura dell’interrogazione. Pretende anche di attribuire alla risposta del Ministro Toninelli affermazioni che lo stesso non ha mai rilasciato
Il Ministro, infatti, nella risposta che pubblico nella sua integralità contestualmente al testo della interrogazione, si è limitato ad effettuare la cronistoria dei provvedimenti in materia di oneri di servizio relativamente all’aeroporto di S. Anna di Crotone e conclude rilevando come “ in particolare per l’aeroporto di Crotone sono stati presi contatti con più compagnie aeree per promuovere l’avvio di collegamenti stabili con le principali città italiane” ed ancora “ Rimane dunque fermo l’impegno di continuare a monitorare la situazione affinché la Calabria tutta possa avere sempre maggiore offerta di mobilità”. Ciò, tuttavia, non è escludente dell’imposizione di eventuali oneri di servizio pubblico relativi a Crotone. In parole povere, per parafrasare il comunicato dei nostri fantasiosi interroganti, si lavora per tutelare il diritto alla mobilità, anche a prescindere dall’imposizione degli oneri di servizio pubblico, ma nessuno ha mai escluso che gli stessi possano essere ottenuti da Crotone.
Ora una riflessione si impone. È evidente che la vicenda sia stata strumentalizzata e ciò che dispiace è che sia stata strumentalizzata anche grazie al risalto che è stato dato alla vicenda da una stampa disattenta che non ha verificato alcuna rispondenza alla realtà e ha preferito affidarsi alla ricostruzione fantasiosa dei senatori del pd a riprova della libertà intellettuale di alcuni giornalisti. Così come dispiace, ancora, che molte persone abbiano immediatamente e acriticamente preferito credere a quanto è stato loro raccontato aderendo con entusiasmo a quello che sembra essere divenuto negli ultimi tempi lo sport preferito di molti: denigrare il movimento 5 stelle e i suoi portavoce, peraltro in maniera totalmente svincolata dalla realtà e senza fondamento alcuno.
Grazie,
Elisabetta Barbuto (M5S Camera – Commissione trasporti)