Salvare i 200 di lavoro dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, a rischio per la presunta impossibilità di rinnovare i contratti in scadenza.
Lo chiedono i consiglieri del centrodestra calabrese, invitando le parti in causa «ad uno scatto di reni, ad ulteriori approfondimenti e verifiche, per ricercare la soluzione idonea a scongiurare gli annunciati licenziamenti», dice il capogruppo della Cdl, Gianluca Gallo. «Insieme ai colleghi del centrodestra», dice Gallo, «abbiamo deciso di rivolgere un appello al commissario Cotticelli, oggi titolare di ogni competenza in fatto di sanità, perché non si lasci nulla di intentato per salvaguardare posti di lavoro di professionisti che da anni garantiscono i Lea in diversi presìdi ospedalieri». Prosegue l’esponente della Cdl: «A Maggio i sindacati avevano sottoscritto un’intesa con il Dipartimento Salute della Regione e la struttura commissariale, concordando una proroga fino al 31 Dicembre 2019 per tutti i lavoratori coinvolti, in modo da consentire da un lato la definizione dei percorsi di stabilizzazione e, dall’altro, di attingere alle graduatorie di concorsi già espletati. Invece, da qualche giorno i dipendenti interessati hanno iniziato a ricevere le lettere di licenziamento, che da qui a Dicembre diventeranno quasi 200». Una situazione intollerabile, alla quale porre rimedio: «Il mancato rinnovo, come pure l’asserita impossibilità di attingere alle graduatorie esistenti – sostiene Gallo – sono stati contestati dai sindacati, con l’indicazione di percorsi alternativi. Chiediamo che si faccia tutto quanto possibile per sventare una crisi occupazionale e sociale che finirebbe peraltro col degradare ulteriormente la qualità, essa pure precaria, dei servizi sanitari. Non mancherà, in proposito, il nostro sostegno».
In coda, una considerazione di carattere squisitamente politico: «In queste ore – conclude l’esponente della Cdl – Mario Oliverio s’è ricordato d’essere presidente della giunta regionale e non ha mancato di scendere al fianco dei lavoratori, schierandoli d’ufficio nella sua personale battaglia contro Cotticelli, secondo il solito schema che lo ha visto sempre contrapposto ai commissari e che tante macerie ha lasciato nella sanità calabrese. Invitiamo il presidente a cambiare registro: quella gente alla quale soltanto adesso garantisce vicinanza rischia di rimanere in mezzo ad una strada per i suoi continui scontri col Governo, la mancata programmazione della giunta regionale in fatto di sanità e pure per le scelte del management delle aziende ospedaliere e sanitarie, fino a poche settimane fa di diretta emanazione del presidente e della sua squadra».