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“L’Istat certifica che Reggio fa passi avanti sul fronte della raccolta differenziata”

Redazione

E’ notizia di qualche giorno fa che Reggio Calabria sta facendo passi avanti sul fronte della gestione sostenibile della raccolta differenziata, distinguendosi in positivo insieme ad altri comuni tra i quali Monza, Perugia, Trento e Forlì, secondo quanto certificato dall’Istat rispetto all’arco temporale che comprende gli anni 2016 e 2017. 

Leggere il nome della nostra città accanto a quello di altre realtà che sono impegnate da molto più tempo nelle politiche di prevenzione, riduzione e riciclo dei rifiuti e nell’elenco dei capoluoghi “virtuosi che raccolgono le 7 tipologie di rifiuti prese in considerazione in tutte le proprie unità locali”, non può che renderci orgogliosi come reggini e persuaderci del fatto che il percorso intrapreso dall’amministrazione Falcomatà è quello giusto.

Le polemiche, a volte strumentali, che nell’ultimo periodo hanno animato l’opposizione comunale sull’argomento non sono utili a Reggio. 

Chi oggi amministra la città ha il dovere di indicare un orizzonte, di domandare alla propria cittadinanza di fare di più, collaborando fattivamente al miglioramento dei luoghi che vive quotidianamente. 

Indietro non si può tornare, e non solo perché avere “nostalgia” del cassonetto rasenta la follia o perché – è utile rammentarlo – quattro anni fa i rifiuti invadevano le strade, rendendo spesso difficoltoso persino il normale transito delle automobili. 

Ma soprattutto perché il programma di interventi partito all’inizio della amministrazione di centrosinistra, quando la città si trovava in piena emergenza e sommersa dai rifiuti, ha già dato importanti risultati sul piano del decoro urbano, con l’aumento dal 7% al 48% di rifiuti differenziati  e la riduzione della spesa pubblica per via dei minori conferimenti in discarica, consentendo di mantenere invariate le tariffe Tari. Inoltre, l’estensione del porta a porta a tutta la città grazie ad un finanziamento regionale di 6 milioni di euro, la realizzazione di una nuova isola ecologica nella zona sud e il raddoppiamento di quella  di Condera, vanno ad implementare un processo di cambiamento già in atto, che interventi strategici e strutturali come quelli pensati dal Comune   renderanno solido e irreversibile in funzione del bene della città. 

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