Sarà più veloce e più facile per uno Stato membro dell’Ue richiedere il congelamento o la confisca dei beni che derivano da attività di natura criminale in un altro stato membro, rispetto alle attuali misure finora in vigore nell’Unione. Lo stabiliscono le nuove regole adottate oggi dalla commissione per le libertà civili del Parlamento europeo.
Il testo concordato introduce scadenze più strette, oltre a un certificato standard per accelerare la procedura e ampliare la portata dei beni che possono essere sequestrati o confiscati. I deputati chiedono agli Stati membri che ricevono un ordine di congelamento o di confisca di essere obbligati a eseguirlo entro 20 giorni, contrariamente ai 60 giorni proposti dalla Commissione, in modo che i criminali non abbiano il tempo di spostare le loro attività. Tale termine può però essere posticipato, se ad esempio la confisca ha danneggiato un’indagine criminale in corso.
Il regolamento è stato adottato con 47 voti favorevoli, 2 contrari e 1 astensione. I deputati hanno anche appoggiato il mandato negoziale con 45 voti favorevoli, 5 contrari. Una volta che l’ok alla norma darà confermato dal Parlamento nel suo insieme, potranno iniziare i colloqui con i ministri dell’Ue per trovare un’intesa con il Consiglio. La legislazione sarà applicabile sei mesi dopo l’entrata in vigore.