“L’uomo bianco e’ come un cactus”. Uno dei capitoli perduti dell'”Autobiografia di Malcolm X“, tagliato dal manoscritto andato in stampa dopo l’assassinio del leader nero nel 1965 perche’ giudicato troppo incendiario, e’ riapparso in una vendita all’asta a New York dove la biblioteca pubblica cittadina lo ha acquistato per settemila dollari. La possibile esistenza di “The Negro” – questo il titolo del capitolo – e di altri brani rimasti fuori da uno dei testi piu’ importanti del ventesimo secolo era stata ipotizzata quando l’avvocato di Rosa Parks, Gregory Reed, aveva messo le mani su materiali appartenuti allo scrittore di “Radici”, Alex Haley,che aveva aiutato il leader nero a mandare in stampa l’autobiografia. Nel 1992 lo studioso Manning Marable fu messo in grado di visionarne per pochi minuti le pagine in vista della pubblicazione della biografia premio Pulitzer 2011 del capo della Nazione dell’Islam, dopo di che il materiale era sparito dalla circolazione, fonte di supposizioni e interesse da parte degli storici. “Siamo come i deserti del West: cespugli che rotolano e rimbalzano dovunque soffi il vento. L’uomo bianco e’ come il cactus, con profonde radici e spine per tenerci a distanza”, scriveva Malcolm nel capitolo inedito. Con “The Negro” e’ stato messo all’asta da Guernsey anche il manoscritto di 257 pagine dell’Autobiografia con vaste tracce delle correzioni negoziate tra Haley e lo stesso Malcolm.
Nel corso dell’asta nessun compratore si e’ fatto avanti ma a sessione conclusa si e’ appreso che lo Schomburg Center for Research in Black Culture della NY Public Library aveva finito per acquistare il testo assieme ad altro materiale invenduto. Il Centro Schomburg si trova su Malcolm X Boulevard a Harlem e gia’ ospita una ricca collezione di materiali, tra cui i diari, lasciati dalla famiglia del leader nero. Il suo direttore, Kevin Young, ha definito “di inestimabile valore” la bozza del volume: “Pagine che racchiudono la storia dei neri d’America. Ora le portiamo a casa dei figli e delle figlie di Harlem”. L’asta di Guernsey ha disperso per due giorni cimeli della storia afro-americana, tra cui una lettera di Rosa Parks in cui l’attivista descrive il primo incontro con Martin Luther King, il primo contratto discografico dei Jackson Five del 1967 e il pianoforte a coda Steinwey appartenuto alla leggenda del jazz Art Tatum. Invenduta invece una casa di Detroit appartenuta alla Parks che era stata comprata da un artista, smontata e rimontata in Germania e rispedita negli Usa in vista della vendita con una stima di un milione di dollari.