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Mancini, Nazionale scelta amore e cuore

Redazione

“C’é la possibilità di inserire Andrea Pirlo nel mio staff. Credo che possa essere una buona soluzione”. Lo ha detto il ct della Nazionale, Roberto Mancini, parlando dell’anticipazione dell’Ansa sul ritorno dell’ex azzurro in Nazionale. “Andrea è un campione del mondo – ha aggiunto Mancini senza fare accenni alla compatibilità del ruolo di vice ct con quello di opinionista Sky, della quale si sta occupando il commissario Figc Roberto Fabbricini -. Rappresenta per la Nazionale molto ed ha grande esperienza. Può ancora dare tanto all’Italia”.

“Quando ho scelto di accettare il ruolo di Ct della Nazionale italiana ho fatto una scelta d’amore e di cuore, perché quando c’è la possibilità di allenare la squadra della tua nazione tutte le altre cose passano in secondo piano. Ho solo deciso di accettare. Era semplicemente arrivato il momento”. Lo ha detto il Commissario tecnico della nazionale, Roberto Mancini, intervenendo a Catanzaro alla cerimonia nel corso della quale gli é stato assegnato il premio sportivo internazionale “Nicola Ceravolo”. “Ci sarà da lavorare – ha aggiunto – ma spesso si arriva alle vittorie proprio attraverso i momenti difficili ed impegnandosi con serietà”.
Riguardo la mancanza di talenti in Italia, Mancini si é detto convinto che “é’ solo questione di tempo e di attesa. Magari ci sono giovani che non tutti conoscono perché non giocano nelle squadre di testa, ma che hanno qualità che pian piano verranno fuori”.

“La Nazionale italiana di calcio può aspirare solo ad un modello Italia, non ha bisogno d’avere altri modelli. Noi dobbiamo giocare e fare quello che sappiamo fare”. Lo ha detto a Catanzaro il ct azzurro Roberto Mancini rispondendo a chi gli ha chiesto se la nazionale francese, vincitrice dei Mondiali in Russia, possa rappresentare un modello per l’Italia Secondo Mancini, quello russo “é stato un bel mondiale che é stato organizzato bene. Peccato che non ci fosse l’Italia. Dobbiamo essere uniti dal sud al nord con entusiasmo perché la Nazionale italiana non può rimanere fuori da competizioni così prestigiose”. Mancini ha quindi descritto la sua nazionale come “fatta di ragazzi, ma anche di giocatori esperti che aiuteranno i giovani a crescere”. Balotelli? “Oggi – ha detto Mancini – é un attaccante centrale, mentre un tempo poteva giocare in diversi ruoli. Ha tutte le qualità, non gliene manca neanche una. La speranza è che possa dimostrarlo in Nazionale. Gioca da tanti anni ed è ancora molto giovane”.

“Il calcio ha bisogno di migliorare anche dal punto di vista dirigenziale. Perché quando le cose non vanno bene, tutti hanno delle responsabilità”. Così Roberto Mancini a Catanzaro. “Bisogna fare le cose seriamente – ha aggiunto il ct della nazionale – a partire dalla dirigenza.
Poi ci sono gli allenatori e, infine, i calciatori. Ci sono persone capaci e persone meno capaci in tutti i settori”.

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