«Troppo facile sparare sulla “Croce Rossa-Scura”, ma Oliverio ha il dovere di prendersi le sue responsabilità e di smetterla di giocare a scaricabarile». È quanto dichiara il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori che aggiunge: «Ho letto con rinnovato stupore le ultime dichiarazioni del governatore Oliverio in merito alla disastrosa situazione della sanità regionale. Su un aspetto sono d’accordo con lui: l’esperienza del commissario Massimo Scura è stata fallimentare, sotto ogni punto di vista. I dati sono lì a confermare i termini di questo disastro: i Livelli essenziali di assistenza rimangono al di sotto della soglia minima; il debito, malgrado un Piano di rientro in vigore da quasi 10 anni, è ancora in crescita; la mobilità passiva, cioè i calabresi che scelgono di curarsi fuori regione, continua a salire; i servizi minimi non sono assicurati; gli ospedali boccheggiano tra emergenze sanitarie e insufficienza di personale sanitario».
«Una volta chiarito il contesto con cui i cittadini sono costretti a fare i conti quotidianamente – prosegue Mangialavori – è tuttavia necessario individuare anche le responsabilità di una simile situazione. E no, le colpe, gravi, non sono solo di Scura. Parte in causa del disastro è anche il (mancato) commissario della sanità, cioè Oliverio stesso. Il governatore, pur non riuscendo a farsi nominare a capo del settore dal governo di cui il Pd, ovvero il suo partito, era il principale azionista, ha comunque mantenuto il potere di organizzare e programmare la sanità calabrese, con risultati che definire scadenti sarebbe eufemistico».
«È appena il caso – insiste il senatore azzurro Mangialavori – di mettere in fila alcuni tra i tanti insuccessi firmati dal presidente della Regione: ha nominato, nelle Aziende sanitarie e ospedaliere, direttori generali del tutto inadeguati al ruolo, riconfermati malgrado, nella maggior parte dei casi, non siano riusciti a raggiungere il pareggio di bilancio, conditio sine qua non per il rinnovo dell’incarico; ha progressivamente svuotato di personale e competenze il dipartimento della Salute, organo fondamentale per il buon funzionamento del settore; ha permesso la celebrazione di concorsi su cui aleggiano sospetti di irregolarità; ha abbandonato al loro destino i circa 50 pazienti dialitici della provincia di Reggio Calabria, a cui aveva promesso un intervento per mettere fine ai loro “viaggi terapeutici” in Sicilia; ha giurato che si sarebbe incatenato davanti a Palazzo Chigi per protestare contro il commissariamento e il commissario in carica, senza dare seguito a questo strombazzato proposito. Inoltre, gli stessi dg scelti da Oliverio, nonostante il via libera del commissario ai concorsi, in molti casi non sono nemmeno riusciti a espletarli».
«Ci sarebbero ancora tante inerzie da denunciare, tante storture da indicare, tante inadempienze da evidenziare, tante promesse mancate da rimarcare. Per amor di patria – conclude Mangialavori – è meglio fermarsi all’elenco di cui sopra, tanto breve quanto indicativo delle pesanti responsabilità in capo al governatore della Calabria. Che tutto può fare, tranne negare che anche lui, assieme a Scura, ha fatto del suo peggio per affossare la sanità calabrese».