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La vicenda relativa alla docente del Liceo Scientifico “ Filolao ” della nostra città, che si va in questi giorni allargando a macchia d’olio , rischia di criminalizzare un semplice episodio di routine scolastica , non dettato da alcun altro intento che da quello di far ragionare i propri ragazzi su un argomento di rilievo , sia storico che attual istico, e di farne un pretestuoso strumento per dare visibilità nazionale al Neo-Segretario della Lega cittadina, avv. Cerrelli, il quale è già abilmente riuscito a scatenare le virulente reazioni di due Ministri, quello della Pubblica Istruzione, Bussetti, e di Salvini, ministro dell’Interno.
Ho sentito il dovere civico di andare a leggere la traccia del tema in questione, così scoprendo che lo stesso invita semplicemente ad effettuare un confronto tra due testi, senza tuttavia istigare lo studente ad abbracciare l’incriminata e supposta tesi che il testo più recente si configuri alla stregua del primo come testo apologetico del razzismo. Piuttosto il supposto carattere razzistico dell’uno e del l’altro testo dalla traccia del tema in questione risulta presentato , non già come verità assoluta , né tantomeno come un’opinione condivisa dalla docente , ma più semplicemente come “un’opinione diffusa”, la cui validità o meno gli studenti sono stati invitati a vagliare attraverso un attento e quanto più efficace lavoro di analisi.
Tutto qui.
Non si capisce perché ora si voglia ingigantire l’accaduto e servirsene strumentalmente a scopo di propaganda politica, per demonizzare, da un lato, una assolutamente innocente e correttissima docente, protesa unicamente a sviluppare nei propri studenti attenzione verso temi di grande interesse storico, oltre che di attualità, e per vittimizzare, dall’altro, un movimento come quello della Lega, di cui tutto si può dire, meno che ha tra i suoi cromosomi quello della solidarietà umana e cristiana.