«La sentenza del Consiglio di Stato del 5 giugno scorso, giunta dopo sette anni dal concorso del 2011 e favorevole agli undici dirigenti vincitori, ancora non è stata eseguita. L’amministrazione lascia seduti al loro posto i sei dirigenti “di fiducia del Sindaco” pur in assenza dei requisiti previsti dalla legislazione vigente (comma 6, art. 19 del dlgs. 165/2001) e assume atti in elusione della sentenza, proposti o firmati, in pieno conflitto di interesse, dal dirigente esterno Dott. Giovanni De Rose» – lo afferma in una nota il Senatore Nicola Morra del MoVimento 5 Stelle che si era già occupato della vicenda.
«Sono passati quattro mesi dalla sentenza del Consiglio di Stato – ricorda Morra – e ancora non è stata approvata neanche la graduatoria definitiva del concorso per 11 dirigenti, circostanza che, unitamente alla mancata assunzione degli undici dirigenti, profilerebbe comportamento omissivo da parte del Responsabile del Procedimento e da parte del Dirigente del Settore Personale, dott. De Rose» – il Senatore pentastellato aggiunge – «Ma vi è di più: le Delibere di Giunta prodotte adottano due pesi e due misure. E così avviene, come si legge nella delibera n. 150 del 21.09.2018, che l’assunzione dei dirigenti vincitori, prevista solo per 9 degli 11 vincitori (come a dire: De Rose e la Giunta hanno deciso che due dei dirigenti non hanno vinto il concorso) e’ spalmata in tre anni (2018-2020) ed e’ condizionata da vincoli e da normative non vigenti al momento della Sentenza, mentre i sei dirigenti esterni (forse più vicini al Sindaco ed all’amministrazione), privi di requisiti di legge, rimangono incarica insieme a una pletora di Staff del Sindaco Occhiuto con una spesa complessiva che supera il milione di euro all’anno».
«La circostanza merita particolare attenzione – puntualizza il neo componente della commissione antimafia – andrebbero verificati i possibili profili di abuso d’ufficio che si intravedono per i componenti della Giunta firmatari della Delibera 150/2018, oltre che per altri profili che si delineano, con ragionevole certezza, riguardanti il danno erariale per i responsabili che la Corte dei Conti vorrà individuare».
«Il risarcimento danni e gli arretrati in favore dei vincitori del concorso pubblico si quantificherebbero in un danno alle casse comunali ad oggi di pi di 5 milioni di euro a cui si aggiungono le ingenti spese legali per la difesa “inutile” del Comune».
Il Senatore Morra conclude: «Un buon padre di famiglia adotterebbe tutti gli accorgimenti e tutte le misure necessarie a circoscrivere e limitare perdite di denaro dal proprio bilancio familiare. Ma così non è per chi amministra Cosenza. Gli avvertimenti e le diffide non sono neanche stati presi in considerazione. Il Comune di Cosenza , e quindi tutti i cittadini, rischiano di pagare per la cecità di chi lo amministra».