“Neuroprotezione e Riabilitazione: Attualità e Prospettive per l’Ipovedente”. Se ne parlerà dall’otto al nove novembre nell’aula Magna dell’Università della Calabria. L’ipovisione è un problema sociale dove la ricerca biomedica vede impegnati ricercatori clinici e ricercatori di base con l’obiettivo comune di offrire nuove prospettive terapeutiche e rispondere ai bisogni degli ipovedenti.
Nell’ambito di tale obiettivo prende forma il convegno “New Trends in Low Vision Research: from Neuroprotection to Rehabilitation”, organizzato dal Dipartimento di Farmacia, Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovendenti competente per territorio (Rende, CS) ed i cui lavori si apriranno il prossimo 8 novembre presso la Sala Stampa del complesso Aula Magna dell’Università della Calabria.
“Il convegno – ci dice la prof.ssa Rossella Russo, collaboratrice del prof. Giacinto Bagetta – vuole offrire una piattaforma per l’incontro, il confronto e l’integrazione delle conoscenze, maturate nei diversi campi di competenza (dalla biologia molecolare, alla genetica, alla farmacologia), sulla base dei più recenti avanzamenti della ricerca nel campo delle patologie oculari più frequentemente causa di ipovisione, fra le quali le distrofie retiniche ed il glaucoma.
Le distrofie retiniche, ad esordio più o meno precoce, sono un gruppo di patologie neurodegenerative con eterogeneità genetica e danno visivo che spazia dall’ipovisione alla cecità, e per le quali non ci sono, attualmente, cure o opzioni di trattamento. Il glaucoma, causa primaria di cecità nel mondo, condivide con le distrofie retiniche la natura neurodegenerativa e progressiva e la non completa comprensione dei meccanismi alla base della morte delle cellule retiniche”.
La lettura magistrale del Prof. Gerry Melino, accademico dei Lincei che molto ha contribuito alla comprensione dei meccanismi di morte cellulare, aprirà il congresso ed introdurrà il tema della neuroprotezione. Nella successiva sessione saranno affrontati i processi molecolari responsabili del danno retinico in chiave strumentale all’identificazione di nuovi bersagli terapeutici per lo sviluppo di nuove strategie di neuroprotezione. Un spazio rilevante del convegno sarà riservato alla gestione della disabilità dell’ipovedente.
Le patologie che conducono ad ipovisione sono, infatti, associate ad una progressiva riduzione della qualità della vita per via dei limiti imposti dalla ridotta acuità visiva sul normale svolgimento delle attività quotidiane. Tale aspetto è ancor più rilevante nella distrofia retinica del bambino, specie quando associata a quadri neurologici o sindromici complessi, e per cui assume un ruolo fondamentale la riabilitazione neuroftalmologica e la tiflologia a cui sarà dedicata un’intera sessione del convegno.
L’obiettivo ultimo del convegno, accanto alla volontà di far conoscere al territorio, ai non addetti ai lavori e ai pazienti con disabilità visiva, gli sforzi della ricerca nel settore, sarà quello di sensibilizzare i decisori regionali sui bisogni degli ipovedenti in una regione come la Calabria dove le necessità fondamentali sono lontane dall’essere colmate. I lavori si apriranno nel pomeriggio di giovedì 8 novembre, alle ore 16,30, con i saluti delle autorità accademiche, nella sala stampa dell’aula magna dell’Università. E’ particolarmente gradita la presenza degli inviati degli organi d’informazione per adeguati servizi di approfondimento.