Sì unanime dell’Aula della Camera alla proposta di legge che istituisce la commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Il testo, che passa al Senato, è stato approvato a Montecitorio con 508 voti a favore e nessun contrario.
La commissione, che aveva già lavorato nella scorsa legislatura, dovrà, tra l’altro, svolgere indagini sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, sulle organizzazioni coinvolte e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata; individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico dei rifiuti tra le diverse regioni del Paese e verso altre nazioni; individuare le specifiche attività illecite connesse al traffico illecito transfrontaliero dei rifiuti con particolare riferimento a quelle concernenti i rifiuti, anche pericolosi, in partenza dai porti marittimi verso destinazioni estere e svolgere indagini, in collaborazione con le autorità di inchiesta degli Stati destinatari dei rifiuti, per individuare attività volte a immettere nel mercato nazionale beni e prodotti, realizzati attraverso processi di riciclo di materie prime secondarie ottenute dai rifiuti, che non rispondono alle caratteristiche merceologiche e sanitarie previste dalla normativa nazionale. La Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria. E’ composta da da 15 senatori e 15 deputati, nominati dai Presidenti della Camera di appartenenza in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento.
“Il via libera della Camera alla legge per l’istituzione anche in questa Legislatura della commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti è un passo avanti importante nella lotta alle ecomafie” afferma il vicecapogruppo di Liberi e Uguali alla Camera Rossella Muroni aggiungendo che “al testo è abbinata anche la mia proposta di legge in materia. Mi auguro che al Senato il provvedimento possa avere un iter rapido, così da istituire in tempi brevi la cosiddetta commissione Ecomafie. Uno strumento rilevante per accrescere il contrasto dell’illegalità ambientale nel nostro Paese”.
“Le ecomafie non conoscono crisi – prosegue Muroni – come testimonia il rapporto Ecomafia di Legambiente con il solo traffico illegale di rifiuti speciali ricavano oltre 3 miliardi di euro l’anno. Un fenomeno che è la causa principale dei disastri ambientali e sanitari che sfregiano l’Italia, ma che può essere sconfitto da un’alleanza tra istituzioni, società civile ed economia pulita di cui deve far parte anche la cosiddetta commissione Ecomafie. La Bicamerale sarà utile anche a fare luce sui troppi roghi in impianti di gestione e stoccaggio dei rifiuti”. Tra i compiti della commissione – conclude Muroni – “ci sono quelli di verificare: l’attuazione delle normative in materia di gestione dei rifiuti pericolosi, eventuali comportamenti illeciti da parte della pubblica amministrazione, le modalità di gestione dei servizi di smaltimento da parte degli enti locali. Previsti anche accertamenti su eventuali illeciti relativi ai siti inquinati e alle bonifiche”.