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Ok unanime del Senato alla Commissione d’Inchiesta sui rifiuti

Redazione

L’Aula del Senato ha approvato all’unanimità (266 voti) l’istituzione di una commissione di inchiesta sulle attività illecite del ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. La Commissione è composta da 15 senatori e 15 deputati. Tra le principali funzioni della commissione la verifica dello stato di attuazione della bonifica dei siti inquinati, dell’applicazione della legge sugli ecoreati, delle attività illecite nello smaltimento dell’amianto e l’indagine sulle attività illecite legate agli incendi.

“Con il voto positivo di oggi il Parlamento riconferma ed estende i poteri della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, operante dalla XIII legislatura come testimonianza di un’attenzione costante del legislatore nei confronti del potere pervicace delle ecomafie. Il dato positivo è che non si parte da zero, molto è stato fatto nella passata legislatura, con la legge sugli ecoreati, le normative contro l’abusivismo, l’istituzione del sistema nazionale di Protezione dell’Ambiente. Tanto ancora si deve fare, soprattutto sul fronte del governo del territorio e della riqualificazione urbana, che molto ha a che fare anche con la percezione di insicurezza”. Lo dice il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente, che ha parlato in dichiarazione di voto.

“Secondo il Rapporto di Legambiente – prosegue Ferrazzi – il business delle ecomafie è trasversale, ammonta a 14 miliardi ed è in crescita: 3 mld provengono dai rifiuti speciali, 3 mld dal commercio di animali e piante protette, 2 mld dall’abusivismo, 1,3 mld dall’inquinamento, 1 mld dalla contraffazione agroalimentare, 200 ml dagli incendi boschivi. La legge sugli ecoreati, approvata nel 2015, ha fatto aumentare le ordinanze, i reati contestati, gli arresti, a dimostrazione che il Parlamento può fare molto. L’istituzione della banca dati nazionali e il fondo di abbattimento molto hanno fatto contro l’abusivismo. C’è tanto da fare, senza dimenticare, anche in relazione all’Ilva, che contro l’inquinamento non bastano le chiacchiere, servono fatti e l’abbandono degli investimenti produttivi implica anche il mancato risanamento e quindi il peggioramento delle condizioni ambientali”.

“Il M5S ha dato prova di quanto sia importante la tutela dell’ambiente. Dalle parole ai fatti. L’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo di rifiuti entro l’estate è stata un segno di impegno forte nei confronti dei cittadini e dell’ambiente. Abbiamo a disposizione uno strumento potente per conoscere la verità su chi inquina e distrugge il nostro territorio” afferma la capogruppo M5S in commissione ambiente, Paola Nugnes.

“È un’ottima notizia” afferma Chiara Braga, capogruppo PD in VIII Commissione Ambiente a Montecitorio e già Presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti nella passata XVII Legislatura “l’approvazione del Senato all’unanimità della legge che istituisce anche in questa Legislatura la Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali, frutto anche di una proposta di legge a mia prima firma presentata alla Camera dei Deputati”. “Dopo l’importante lavoro – prosegue Chiara Braga – svolto dalla Commissione di cui sono stata Presidente nella precedente Legislatura, che ha prodotto 26 Relazioni su temi di grande rilevanza come il traffico transfrontaliero di rifiuti, la bonifica dei Sin, il fenomeno degli incendi in impianti di trattamento rifiuti è incoraggiante che la legge sia stata approvata all’unanimità e in tempi rapidi da entrambi i rami del Parlamento. È fondamentale proseguire in questa direzione per contrastare l’illegalità ambientale, partendo proprio dalla conoscenza delle caratteristiche e della dimensione dei fenomeni illeciti che riguardano molte aree d’Italia”. “Così – conclude Chiara Braga – come è stato in passato l’auspicio è che il lavoro della Commissione “Ecomafie” possa continuare a fornire strumenti di conoscenza e di supporto al lavoro legislativo e all’azione del Governo, per rafforzare gli strumenti a tutela dell’ambiente e accompagnare uno sviluppo sostenibile del Paese”.

“L’approvazione definitiva e all’unanimità da parte del Senato della commissione d’inchiesta sulle attività illecite sul ciclo dei rifiuti e sugli illeciti correlati è un’ottima notizia. Nelle legislature precedenti – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – la Commissione è stata uno strumento molto utile per approfondire temi legati alla gestione illegale dei rifiuti e alle emergenze croniche come quelle di alcuni territori del Sud Italia o nuove come la contaminazione da Pfas nelle falde venete o la strana epidemia di incendi divampati negli impianti di gestione dei rifiuti dal nord e sud del Paese, da ultimo quello scoppiato a Caivano (Na), e sui quali bisogna fare assolutamente al più presto chiarezza. Siamo sicuri che la Commissione d’inchiesta, come già fatto in passato, possa portare avanti questo impegno con grande serietà e efficacia monitorando anche l’applicazione della legge sugli ecoreati, che in questi anni ha permesso di raggiungere importanti risultati, e portando all’attenzione del Parlamento le altre norme ambientali da aggiungere al Codice penale”.

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