Domani sarò a Crotone per visitare i sui luoghi colpiti dal tifone che, con violenza inaudita, si è abbattuta nella giornata di domenica 25.11.2018 sulla città di Crotone ha portato devastazione e distruzione in un territorio già fortemente provato sotto il profilo economico a causa dell’isolamento in cui versa sia per la mancanza delle infrastrutture sia per la mancanza di lavoro che costringe ogni anno centinaia di giovani ad allontanarsi per cercare una sistemazione dignitosa.
Sono state colpite infatti, e duramente, alcune attività produttive che hanno la loro sede nella zona industriale con danni ingenti alle strutture commerciali ed industriali e vogliamo esprimere la massima solidarietà agli imprenditori, ai lavoratori e a tutti gli utenti che hanno subito la furia devastante delle intemperie dichiarando, fin d’ora, la nostra disponibilità a verificare, nell’ambito delle nostre competenze, il ricorso ad ogni misura di sostegno per la ricostruzione.
Ma il violento evento atmosferico, danneggiando anche il depuratore della zona industriale che tratta le acque di falda della Syndial contaminate dai metalli pesanti contenute nelle scorie della lavorazione delle fabbriche, ha rischiato di innescare una vera e propria catastrofe ambientale costituita dallo sversamento in mare di sostanze altamente tossiche con grave pericolo per la salute pubblica.
La soluzione tampone individuata a seguito della video conferenza svoltasi nel pomeriggio del 26.11.2018 presso la sede della Regione Calabria, presenti il Prefetto di Crotone, il Presidente della Regione Calabria, l’Assessore Regionale all’ambiente, l’Eni , il Direttore Generale della Protezione Civile ed il Ministero dell’ambiente, se da un lato consente di tirare un momentaneo respiro di sollievo, dall’altro evidenzia in maniera preoccupante la pericolosità della situazione e quanto sempre sostenuto dalle migliaia di cittadini i quali hanno presentato una petizione al Ministro dell’ambiente, nel mese di settembre 2018, chiedendo una bonifica che si svolga in tempi veloci e preveda una reale messa in sicurezza del territorio, sicurezza che si potrà concretizzare solo mediante l’asporto dei metalli pesanti e di tutti i veleni che si trovano interrati nel territorio crotonese.
Abbiamo già presentato, insieme ai colleghi Corrado e D’Ippolito, istanza in tal senso chiedendo che venga valutato attentamente il POB 2, attualmente all’attenzione del Ministero per il definitivo imprimatur, e sorveglieremo attentamente affinché vengano adottate delle soluzioni concrete che tutelino realmente i cittadini del crotonese.
L’incontro di domani servirà ancora a capire come sia, ad oggi, la situazione e farmi rendere conto di rimane da fare e come procedano le cose. Oltre a portare un po’ di solidarietà a cittadini, lavoratori e imprese.