Operazione trasparenza per il cibo e la cucina italiana che, adottando il sistema Blockchain che rende immodificabili dati quali prezzo, ingredienti e data di scadenza, vogliono consolidare un rapporto di fiducia col consumatore e blindarsi da contraffazioni e italian sounding. A partire da settembre Carrefour Italia darà il via all’applicazione di questo tecnologia per la tracciabilità digitale dell’intera filiera del pollo allevato all’aperto e senza antibiotici.
Il consumatore potrà fare acquisti più consapevoli accedendo a informazioni attraverso un Qr code su 29 allevamenti, 2 mangimifici e 1 macello. L’insegna della Gdo ha anche annunciato che la prossima filiera ad essere tracciata con la tecnologia blockchain sarà quella degli agrumi a marchio proprio. “L’evoluzione delle richieste del consumatore e la rinnovata attenzione alla provenienza dei prodotti che la distribuzione moderna offre, impone agli operatori del settore un impegno sempre maggiore verso la trasparenza delle informazioni. – commenta Stéphane Coum, direttore Operation Carrefour Italia – La tecnologia blockchain rappresenta un patto di fiducia tra Carrefour Italia e il cliente finale, che potrà verificare direttamente e in tempo reale le informazioni legate alla filiera del prodotto, dall’origine sino all’arrivo al punto vendita”.
Già all’ultimo Vinitaly un vino biologico siciliano di Casa Girelli ha mostrato come un enoappassionato possa, avvicinando il proprio smartphone al Qr Code presente sull’etichetta, conoscere il campo dove le uve sono stato coltivate, i lieviti utilizzati, i trattamenti fitofarmaci e agricoli effettuati con tutti i passaggi e i metodi produttivi, dalla vigna alla cantina.
A Roma, Antonello Colonna è stato il primo chef a certificare con blockchain una ricetta, la sua panzanella. Per Andrea Tortorella, ceo di Consulcesi Tech e autore del libro “Cripto-Svelate. Perché da Blockchain e monete digitali non si torna indietro questa tecnologia ”salverà il made in Italy e la nostra salute dalle contraffazioni”.(ANSA).