Dopo ampia discussione il Consiglio Comunale, nella seduta odierna, ha approvato un documento con il quale ribadisce la propria contrarietà all’ordinanza regionale gestione rifiuti
Il testo del documento approvato dal Consiglio:
“Il Consiglio Comunale della città di Crotone si è riunito oggi in seduta straordinaria per affrontare il tema relativo alla discarica di Columbra oggetto della proposta di ordinanza trasmessa al Comune di Crotone il 2 settembre 2019 e la successiva ordinanza n. 246 del 9 settembre 2019 emanata dalla Regione Calabria
La seduta nasce anche dalla iniziativa di diciannove Consiglieri comunali, rappresentativi di tutti i gruppi presenti in Consiglio, ed è pienamente condivisa dal Presidente del Consiglio e dal Sindaco di Crotone, Ugo Pugliese.
Va preliminarmente ricordato e sottolineato che nel momento in cui è stata palesata da parte della Regione l’intenzione di disporre, attraverso una apposita ordinanza, un aumento della volumetria di rifiuti conferibili nella discarica di Columbra, ubicata nel perimetro della città di Crotone, i livelli di allarme e preoccupazione nostra, di cittadini e associazioni si sono immediatamente manifestati.
Nel contempo è stata rapida e pronta la reazione del sindaco Pugliese, dei Consiglieri comunali e dei rappresentanti istituzionali del territorio, che si sono prodigati, sin da subito, per bloccare l’iniziativa.
La reazione nasce non solo per ragioni di merito, ma anche per il mancato confronto tra la Regione, che aveva già predisposto l’atto, e la città di Crotone, costretta solo a subire le decisioni altrui e la degenerazione di un sistema integrato dei rifiuti che, da decenni, soffre l’assenza di una adeguata e efficace programmazione.
Si stava, in tal modo, concretizzando il rischio per la città di Crotone e per il suo territorio di trovarsi un ampliamento della discarica di Columbra senza limiti di tempo e di volumetrie, e senza alcun controllo pubblico, un rischio che avrebbe messo in pericolo la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente.
La successiva ordinanza, emessa il 9 settembre 2019 pur non modificando il dispositivo contiene alcuni accorgimenti che inquadrano la stessa ordinanza in un sistema di regole e di limitazioni necessarie per evitare i pericoli della degenerazione, precisando che, anche questi, pur necessari, non mutano la contrarietà assunta dalla città nei confronti della ordinanza, contrarietà che questo consiglio intende ribadire e confermare.
Nel merito, la nuova ordinanza definisce, in primo luogo, il tempo massimo di utilizzo della discarica che viene fissato a giugno 2020, e, contemporaneamente, definisce le quantità di rifiuti possibili pari a 120 mila tonnellate.
Questo il quadro in cui si è svolta l’attività dei rappresentanti istituzionali del territorio che hanno agito sempre a difesa dei diritti di Crotone e dei crotonesi.
Quadro che viene offerto doverosamente alla conoscenza e alla valutazione di tutti i cittadini.
Nel quadro generale va ribadito che i sindaci di tutte le ATO non hanno mai preso una posizione relativa alla realizzazione di nuove discariche pubbliche e questo ha prodotto i ritardi da parte delle ATO stesse
Anche il commissariamento non ha prodotto, per anni, alcuna soluzione
Proponiamo quindi di istituire una commissione speciale dei Consiglieri Comunali, rappresentativa di tutti i gruppi consiliari, affinché vigili sugli adempimenti, tempi, modi e volumi massimi della predetta ordinanza oltre che su tutto quanto verrà messo in atto dalla Regione per la soluzione definitiva del problema
Per le eventuali inadempienze la Commissione metterà in atto tutte le misure utili a contrastarle
Ciò detto prendendo atto di questa nuova ordinanza che, pur acconsentendo all’aumento di volumetrie della discarica di Columbra ne limita le potenziali degenerazioni, questo Consiglio comunale conferma la propria contrarietà, invitando la Regione a cambiare passo e a darsi da fare per dare soluzioni moderne ed efficienti ad un sistema dei rifiuti calabresi che nelle attuali condizioni, manifesta tutta la sua deficienza procurando danni ai territori e a tutti i cittadini ed in modo particolare alla comunità e alla città di Crotone.”