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Pino Assalone  Segretario Flc-Cgil di Cosenza SU Situazione personale ATP

Redazione

Sarà un inizio di anno scolastico pieno di fibrillazione e di incertezze soprattutto per i tanti docenti che lavorano fuori provincia o fuori regione  delle scuole superiori che aspettano di rientrare in provincia attraverso la mobilità della assegnazione provvisoria.

L’Atp di Cosenza è , come abbiamo più volte sottolineato,  a corto di personale e in questa fase dell’anno scolastico i carichi di lavoro aumentano notevolmente per effetto di tutte le operazioni che riguardano le immissioni i ruolo, le utilizzazioni , le assegnazioni provvisorie di ogni ordine e grado di scuola.

Negli uffici dell’Atp di Cosenza prestano la loro attività anche docenti e personale Ata che, secondo una circolare ministeriale, dovranno essere destinati alle loro rispettive sedi scolastici già dal primo settembre, e con tutti gli impegni e le scadenze che si prospettano non ce la fanno a tenere il passo con tutta la mole di lavoro che hanno da sbrogliare.

A questo personale , ma anche a tutto il personale in organico nell’ATP non solo si chiedono continue prestazioni oltre il normale orario di lavoro, ma  addirittura è stato messo in discussione anche la possibilità della fruizione delle ferie per poter far fronte a tutte le incombenze che il periodo estivo riserva a tutte quelle operazioni amministrative propedeutiche per un avvio regolare di ogni anno scolastico.

Purtroppo la legge 107 non prevede nessun investimento per dotare gli uffici periferici, già allo stremo, di nuovo personale.

Lo stato di precarietà cui è sottoposto ogni anno il personale della scuola sia docente che Ata utilizzato presso gli uffici dell’ATP, che contribuisce in maniera determinante a contenere gli effetti della carenza di personale, non è ancora chiaro se per il prossimo anno scolastico sarà utilizzato o meno presso l’Atp di Cosenza.

Detto personale, cosi come tutto il resto del personale in servizio presso l’Atp, pur di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico e prestare servizi all’utenza, lavora anche in condizioni ambientali non proprio consoni.

Se l’istruzione è un diritto, tutelare il loro lavoro è la condizione per renderlo esigibile.

La vicenda dell’ATp di Cosenza non può essere circoscritta ai soli diretti interessati, ma riguarda le famiglie, gli studenti la società intera.

Come O.S FLC-CGIL abbiamo sollecitato anche il Prefetto a fare la sua parte. Ma il Miur si è trincerato in un assordante silenzio, senza peraltro intervenire su una questione delicatissima. Né tanto meno la politica si è attivata affinchè arrivassero risposte esaustive e confortanti. 

Riteniamo inoltre che l’USR della Calabria deve dare la sua massima disponibilità ad adoperarsi affinchè si ponga fine a questa situazione assurda che non può prescindere, anche dal coinvolgimento delle amministrazioni locali e regionali per una fattiva soluzione di questi specifici problemi.

Gli Enti preposti devono uscire veramente da questo silenzio dimostrando con i fatti la disponibilità a risolvere i problemi.

Qui non si tratta di difendere posizioni all’interno dell’ATP, si tratta di dare certezza ai tanti docenti e quindi alle tante famiglie che vivono non solo di riflesso  intorno a questi provvedimenti e che insegnano fuori dalla nostra provincia,soprattutto del secondo grado, di poter rientrare, avendone il diritto, in una delle scuole scelte della ns provincia in tempi ragionevoli, evitando loro frustrazioni, ansie preoccupazioni di tipo logistico e soprattutto evitare spese economiche date dall’incertezza dello scenario così campato in aria che si prospetta.

 

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