Il quartiere Fondo Gesù, da sempre, è considerato un quartiere difficile e problematico. Un quartiere periferico, nato dalla storia operaia di Crotone. Un quartiere che, nella storia, è stato continuamente sedotto e abbandonato. E questo ha fatto si che la dimensione della diffidenza e del distacco si manifestassero nella relazione con il resto del territorio.
In realtà non è così.
Chiunque ha avuto la fortuna, come noi, di lavorare in questa parte della città ha scoperto la dimensione alta che insiste nel territorio.
Genitori che si possono definire r-esistenti, che non solo seguono i percorsi dei propri figli e, quando gliene data la possibilità, diventano promotori di processi di costruzione di benessere.
Genitori che non si lasciano condizionare dalle criticità e che sono esempio per i propri figli.
Chiunque avesse avuto la fortuna di operare lì, avrebbe visto la capacità di coinvolgimento degli adulti nel “rimboccarsi le maniche” per migliorare il quartiere e nel farsi promotori dei diritti dello stesso.
Ma, come detto prima, il grande assente negli anni è stato lo stato, che più volte ha annunciato interventi che portassero al miglioramento della qualità della vita del territorio e che invece si sono dimostrati solo proclami.
Coloro che lavorano nel progetto P.R.I.M.A. I conosco queste potenzialità e sono coscienti che i numeri non raccontano storie, non raccontano le persone, non raccontano la forza e la dignità di chi, come tutti nel mondo, si alzano la mattina per fare il loro lavoro straordinario.
Noi del progetto P.R.I.M.A I siamo lì per crescere con loro, con i bambini, ed essere assieme agli adulti – siano maestre o genitori o nonni o altro – attori “educanti” per un cultura del ben-essere.