Cosenza è in controtendenza rispetto all’ecosistema territoriale ed esprime una realtà virtuosa in diversi ambiti. Il dato emerge dal rapporto Icity rate 2017, la classifica delle città intelligenti stilata annualmente dal Forum della Pubblica Amministrazione, reso noto, con riferimento alla città di Cosenza, nell’ambito dell’iniziativa “Cosenza Smart Benchmarking: quale città verso il 2030?”, svoltasi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi ed organizzata da Forum PA e dal Comune di Cosenza. La ricerca annuale FPA, che fotografa la situazione delle città italiane (106 comuni capoluogo) nel percorso verso città più intelligenti, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive e più vivibili, analizza 15 dimensioni urbane (tra queste la trasformazione digitale, aria e acqua, energia, turismo e cultura, mobilità sostenibile, rifiuti, verde pubblico, ecc.) e riflette sul percorso da intraprendere per raggiungere – entro l’anno 2030 – i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile stabiliti dall’Agenda ONU 2030. Dal rapporto di FPA emerge che Cosenza ha un buon posizionamento, nel confronto nazionale, nel settore della raccolta dei rifiuti, con riferimento alla quale ragguardevoli sono i risultati raggiunti nella raccolta differenziata. Gli indicatori riferiti ai rifiuti vedono Cosenza posizionata ben al di sopra della media regionale e anche oltre quella nazionale, evidenziando un’attenzione particolare proprio per la raccolta differenziata e per la riduzione della produzione di rifiuti urbani. Buoni risultati Cosenza raggiunge anche con riferimento alla trasformazione digitale, in continuo divenire, e per la qualità dell’acqua e dell’aria. Cosenza supera la media regionale anche con riferimento a crescita economica, occupazione, cultura e turismo, mobilità sostenibile e governance/partecipazione.
Il rapporto sulla città dei Bruzi è stato presentato dal Presidente di Forum PA, Carlo Mochi Sismondi, alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto e di alcuni stakeholders locali. Per definire Cosenza il Presidente di FPA ha adoperato tre aggettivi: “sostenibile, digitale, accogliente”. Mochi Sismondi ha premesso che i numeri della ricerca condotta da FPA riguardano tutto l’ecosistema territoriale e non soltanto la città di Cosenza e che il seminario di riflessione e di studio promosso a Cosenza tende a delineare un programma per immaginare quale potrà essere lo sviluppo futuro della città per riorientare i servizi in ottica Smart city. Coadiuvato dalla ricercatrice Paola Musollino, il Presidente di FPA ha evidenziato come lo studio condotto su Cosenza abbia messo in luce che addirittura due dei 17 punti fissati nell’agenda 2030 dell’ONU sono stati già attuati: quelli riguardanti la riduzione della produzione dei rifiuti urbani e il rispetto del limite di NO2 nell’aria.
La strada che Cosenza deve percorrere verso il nuovo modello di sviluppo che dovrà realizzarsi nei prossimi 13 anni non è distante, dunque, dagli obiettivi dell’agenda 2030. E lo stesso Presidente di FPA si è detto colpito da alcuni progetti che l’Amministrazione comunale sta attuando e che dimostrano i sensibili cambiamenti in corso. “Ad esempio, per quanto riguarda l’acqua – ha detto Mochi Sismondi – gli indicatori relativi alla depurazione dell’acqua sono buoni, superando la media nazionale, mentre in precedenza mostravano una situazione più critica con riferimento alla dispersione idrica. Sul tema dell’acqua, però, l’Amministrazione comunale ha lavorato molto in questi anni, tanto che dal 2015 al 2017 i valori della dispersione idrica sono passati da circa l’80% al 37,7%. Un risultato frutto di un’accurata ricerca e successivamente di interventi di rifacimento della rete secondo i più avanzati schemi progettuali e gestionali.” Mochi Sismondi ha poi messo in risalto anche l’efficienza dell’Amministrazione comunale in termini autorizzatori, con riferimento al rilascio di concessioni urbanistiche ed edilizie. A Cosenza bastano 60 giorni per avviare, ad esempio, la costruzione di un capannone (rispetto ai 185 giorni della media europea). Non distante dagli obiettivi 2030 anche la riduzione degli incidenti stradali. A Cosenza le vittime della strada solo, in soli due anni, calate del 4,2%. “Quel che ci ha colpito di più – ha concluso il Presidente di FPA – è aver constatato come molto diffuso sia a Cosenza il senso del fare insieme”.
Un aspetto, quest’ultimo, subito sottolineato dal Sindaco Occhiuto nel suo intervento.
“Cosenza – ha esordito Mario Occhiuto – è una città dello stare insieme, esigenza principale di chi vive in una realtà urbana. Siamo sempre i primi del Sud Italia per le buone pratiche. Nel ciclo dei rifiuti abbiamo portato Cosenza al 60% nella raccolta porta a porta. Anche per la qualità della vita, come certificato dalle graduatorie del “Sole 24 ore” e da “Legambiente” siamo al primo posto nel Sud Italia”. Occhiuto ha, inoltre, ricordato che Cosenza vanta un primato anche nell’ambito dei percorsi pedonali, tattili-sonori per i non vedenti. “Grazie ai microchip – ha sottolineato- viene data ai non vedenti la possibilità di avere informazioni non solo di sicurezza, ma anche sui servizi culturali e commerciali della città. Basti pensare che a Roma questi percorsi sono presenti solo a piazza San Silvestro, mentre da noi sono stati realizzati in tutto il centro urbano, con un investimento di più di 300 mila euro. Stiamo puntando sul turismo sostenibile anche di persone con disabilità. Abbiamo investito su alcuni filoni – ha aggiunto il Sindaco – Due di questi – la qualità della vita e l’occupazione, sono i fattori di competitività per un futuro nel quale Cosenza deve diventare motore di attrattività e di lavoro”. Occhiuto ha ancora ricordato come l’Amministrazione comunale abbia puntato molto su sostenibilità e ambiente, facendo sorgere 15 piazze pedonali, le piste ciclabili e tra breve la ciclopolitana che unisce i punti di interesse della città. “Il resto lo dovrà fare – ha aggiunto il Sindaco – il trasporto pubblico-urbano sostenibile, con le 6 stazioni hub alle porte della città, dove sarà attivo un servizio di car sharing.
Stiamo allargando il corso pedonale e stiamo delineando una città a misura di persona, non di macchine. Anche il filo spazio-temporale che lega la città antica alle nuova è tutto fatto di buone pratiche. Abbiamo puntato sulla metro tranvia di superficie per collegare la città con l’Università e con Rende, per dare a tutti la possibilità di spostarsi liberamente. E’ così che si crea il grande concetto della democrazia urbana”. A questa logica risponde anche l’ingresso di Cosenza nel circuito virtuoso delle città amiche del cammino e della corsa. “Abbiamo messo al centro dell’interesse collettivo – ha aggiunto Occhiuto – la salute e il benessere delle persone, come bene comune. Siamo stati tra i primi ad aderire al progetto “Healt city” Se non aiutiamo le persone a camminare e a fare sport all’aperto, avremo un problema di invecchiamento attivo della popolazione non positivo. Ecco perché abbiamo pensato a creare il Parco del Benessere, il più grande parco urbano della città contemporanea. Un parco di due chilometri, nel cuore della città. Ma Cosenza punta molto anche alla sulla Cultura e sull’arte. Nel nuovo Museo dei BoCs Art ospitiamo 400 opere d’arte che valgono più di un milione di euro. Cosenza conferma la sua vocazione di città opera d’arte. Non si può parlare di città innovativa senza creatività. Il contesto è difficile, ma crea grandi opportunità.
Stiamo per lavorare nell’ottica di un’alleanza con il mondo dell’impresa. Perché solo così riusciremo ad immaginare un modello di crescita e di sviluppo”.
Un contributo importante alla discussione è venuto anche da Geppino De Rose, dello staff del Sindaco Occhiuto per Smart City, Innovazione e Università.
“Il primo atto che realizzai da Assessore all’Innovazione – ha detto De Rose – fu la creazione di un tavolo tematico con gli Ordini professionali, proprio per definire importanti e significativi percorsi di collaborazione. Ciò che balza all’evidenza dal rapporto di Forum PA – ha evidenziato De Rose – è la controtendenza dei dati che riguardano la città di Cosenza, rispetto al suo ecosistema. E’ un elemento di soddisfazione, ma al tempo stesso di preoccupazione rispetto al futuro perché per raggiungere gli obiettivi di Agenda 2030 è indispensabile la cooperazione e l’allargamento della fase decisionale. Le smart cities devono essere coniugate rifuggendo dall’equazione concettuale smart city uguale innovazione tecnologica. Dobbiamo, invece, aprirci ai contributi di tutte le categorie”.
Altri interventi sono venuti da Natale Arcuri, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, energetica e gestionale dell’Università della Calabria, che ha illustrato il progetto di transizione energetica delle città e da Francesco Cufari, Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Cosenza che ha sottolineato la necessità di affidare un protagonismo attivo ai dottori agronomi e forestali in ragione della loro professione di utilità sociale. “Il primo passo da compiere – ha detto Cufari – è operare un censimento del verde cittadino”.
Anna Gallo, Presidente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Cosenza, ha posto, invece l’accento, per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, sulla necessità di una cooperazione tra i diversi attori, evidenziando i progetti di crescita economica e di innovazione portati avanti da Confcommercio, con un 23% delle imprese gestite da donne.
Il Presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli ha sottolineato, poi, l’ottimo lavoro svolto dall’Amministrazione comunale. “A Cosenza c’è una squadra di governo che si distingue nello scenario regionale. Al punto di forza del governo comunale che punta molto sulla partecipazione, corrisponde, però – ha aggiunto Napoli – un punto di debolezza che si chiama Regione Calabria. Solo con l’impegno di tutti si potranno raggiungere gli obiettivi del 2030. Ultimo intervento, quello dell’Amministratore Unico dell’Amaco Paolo Posteraro.
“Cosenza sta cambiando e cambierà ancora- ha detto Posteraro – e, in un’ottica di squadra, l’Amaco sta facendo e farà la sua parte. Abbiamo raddoppiato i passeggeri del servizio “Al volo” che abbiamo esteso anche a Paola. Prendere un pullman dell’Amaco – ha aggiunto l’Amministratore Unico – è una buona esperienza. Abbiamo istituito nel fine settimana il servizio notturno con corse continue e stretto, con Ferrovie della Calabria, un proficuo accordo per Unibus. In due mesi abbiamo cambiato molte cose ed altre ne faremo. Abbiamo anche contribuito a rilanciare il servizio del carro attrezzi moltiplicando per dieci i risultati, con una rimozione di 300 veicoli al mese. Fra qualche mese attueremo i servizi di car e bike sharing. Insomma, la nostra parte, poco alla volta, la faremo appieno”.