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Rende: Amministrazione comunale risponde sul PSC

Redazione

Si resta esterrefatti dalle notizie apparse sui social e sui media in questi giorni sul PSC di Rende.

Evidentemente, chi scrive, non è, e soprattutto non era, abituato alla discussione partecipata sulle vicende che interessano l’intero Territorio Comunale di Rende.

Proprio in virtù di questo, circa un mese e mezzo fa, è stato predisposto un supporto informatico da consegnare a tutti i consiglieri (maggioranza e opposizione) inerente il documento Preliminare del PSC redatto dai progettisti incaricati e le relative tavole di raffronto del PRG vigente. 

Probabilmente, i consiglieri non abituati a questa forma democratica di dialogo, hanno inteso il documento trasmesso come documento definitivo e non suscettibile di migliorie, suggerimenti, integrazioni o osservazioni, nonché di chiarimenti. 

Non per altro, il documento Preliminare di che trattasi, non è stato mai approvato, ne tantomeno è mai passato dalle Commissioni Consiliari o dalla Giunta Comunale.

Evidentemente questa nuova forma di partecipazione collettiva dell’intero Consiglio Comunale, anomala per i più, è risultata imbarazzante e trasformata in discussione mediatica ancor prima che nei luoghi deputati alla discussione.

Purtroppo si deve comprendere che le trasformazioni del territorio, danneggiate dagli ultimi strumenti urbanistici vigenti, vedi PAU S.Chiara S.Rosa – Linze – Palleca – Settimo – Ghiannuzzi,  devono essere partecipate e condivise. 

E’ conclusa l’era dell’imposizione.

Si vuole inoltre ricordare che i passaggi istituzionali prevedono, a parte le commissioni Consiliari, la Giunta Comunale e il Consiglio Comunale per l’approvazione del documento Preliminare del PSC, l’apertura della Conferenza di Pianificazione Urbanistica, dove verranno sentiti e valutate tutte le osservazioni provenienti dalle Istituzioni, dalle Associazioni, dagli imprenditori e dai cittadini.

Giusto per tranquillizzare le notti insonni di alcuni consiglieri si è chiesto al Capogruppo di Progettazione del PSC, l’Arch. Daniela Francini, di dare le motivazioni tecniche che hanno portato alla stesura di questo documento Preliminare, tanto aberrante quanto dannoso per lo sviluppo di Rende (!) e si resta in attesa di una richiesta da parte loro di un tavolo di discussione nelle stanze (non segrete) del palazzo di Città e non pura demagogia attraverso i social e i media.

Di seguito quanto trasmesso dall’arch. Francini.

CONSUMO DI SUOLO 0  

Il principio di consumo di suolo 0”….rappresenta l’obiettivo più apprezzabile ed auspicabile per i comuni che, nel suo perseguimento, si prefiggono di non utilizzare ulteriori quantità di superficie del territorio per l’espansione del proprio abitato, superiori a quelle già disponibili ed approvate nel previgente strumento urbanistico generale (PRG/PdF), ricorrendo eventualmente ad interventi di compensazione ambientale, intesa quale de-impermeabilizzazione di aree di pari superficie.”

Il Documento Preliminare del  PSC non prevede nuove aree edificabili rispetto a quelle previste dal PRG. Nel Documento Preliminare del PSC molte aree edificabili del PRG diventano aree per le quali è esclusa qualsiasi nuova edificazione se non opere tese al consolidamento e alla sistemazione idrogeologica e/o ambientale per la messa in sicurezza dei siti e dei manufatti (riferimento Relazione Geomorfologica e Carta Preliminare di sintesi delle Pericolosità Geologiche e di Fattibilità delle Azioni di Piano- Classe 4). Tali aree messe in sicurezza dal PSCerano edificabili nel PRG. 

CAMBIO DI INDICE

L’ “aumento generalizzato a 3,5 mc/mq dell’indice fondiario sull’asse Roges Quattromiglia” in verità non consiste in un “vertiginoso aumento volumetrico” in quanto trattasi di un indice mediato della disponibilità generale prevista dal previgente PRG: l’indice media i diversi valori delle zone territoriali omogenee del PRG  sull’asse Roges-Quattromiglia (zone B1,zone B2/1,zone B2/2,zone B3/2,zone B1 di riqualificazione, zone B2/1 di riqualificazione e B3/2 di riqualificazione), abbassandone comunque  la capacità volumetrica. Le norme del PRG consentivano per dette zone una fattibilità volumetrica che ammontava a circa   1.338.424 mc, mentre nel PSC,applicando la norma unica uguale prevista dal REU per la città consolidata a densità medio alta, la fattibilità volumetrica si riduce considerevolmente a mc 1.306.619 con in meno 31805 mc.  Tale previsione viene fuori dalla ferma convinzione di applicare un criterio unitario  per  ambiti omogenei urbani quale per l’appunto  l’area dell’asse Roges-Quattromiglia

MODIFICHE FUNZIONALI DI AREE PER SERVIZI 

Il PRG prevedeva  quattro aree a servizi F1,F2,F3,F4 ed iParchi urbani.  

Nel REU del PRG per tali aree non si faceva  riferimento alla dotazione disposta dal DM 2/4/1968 n.1444 per una rigorosa applicazione come dovuto per legge  e anche questo problema è stato risolto dal PSC.

Il c.3 dell’art.20 della LUR prevede che il PSC debba classificare”…..il territorio comunale in urbanizzato, urbanizzabile, agricolo e forestale,individuando le risorse naturali ed antropiche del territorio e le relative criticità edapplicando gli standard urbanistici di cui all’art. 53 della presente Legge e, fino allaemanazione della deliberazione della Giunta regionale….”, 

In conformità alla legge il PSC prevede ovunque  oltre al sistema insediativo nei sottoambiti TU(Territorio Urbanizzato) e TDU (Territorio Da Urbanizzare), il Sistema dei Servizi, delle infrastrutture degli impianti  e del verde  distinti in Servizi ed attrezzature Pubbliche di livello generale (Standard DM 2 aprile 1968n.1444),Servizi e attrezzature pubbliche  di livello locale (Standard DM 2 aprile 68 n.1444) e  Aree per attrezzature pubbliche o private di uso pubblico e per attività commerciali.

In particolare nella zona ad est del Viale Principe il PSC  prevede e distingue le aree per servizi e attrezzature pubbliche  di livello locale  in conformità al DM 2 aprile 68 n.1444, le aree per attrezzature pubbliche o private di uso pubblico e per attività commerciali (eliminando le aree a destinazione esclusivamente commerciale del PRG), inserendo il tessuto insediativo per favorire lo sviluppo di nuclei di integrazione funzionale destinati ad accogliere attività sia residenziali che economiche e di servizio pubbliche e private, nel rispetto della definizione stessa di progettazione per ambiti come previsto dalla LUR, così come per la zona delle piscine comunali e di via Maiorana Il PSC normando correttamente le aree per servizi elimina errori normativi di definizione di indici fondiari assegnate alle zone F1 (1mq/mc) ed F4 (1,5mq/mc)  dal PRG.

Nel PSC nei Territori Urbanizzabili  ad est del Viale Principe corrispondenti a Santa Chiara, Santa Rosa, l’attuazione del PSC avviene per via indiretta mediante i Piani Attuativi Unitari individuati dal piano regolatore previgente, rimodulati in coerenza con le indicazioni generali del PSC.

In caso di intervenuta scadenza dei termini prima della completa attuazione degli stessi, le aree non ultimate dovranno essere assoggettate a nuovi PAU, in conformità con le prescrizioni del PSC.

Tali zone in coerenza col principio di consumo di suolo 0 deliberato dal C.C. con atto n.50 del 28.12.2016, a norma del c.2 bis dell’art. 65 della LUR godono  della premialità della non applicazione delle disposizioni transitorie prescritte dall’art. 65 c.2  e restano cioè confermate le previsioni di zona del PRG con i relativi parametri.

STADIO MARCO LORENZON

Il  PRG prevedeva zona di completamento B2/1  con If 2,5 mc/mq

Il PSC prevede  “Aree per servizi ed attrezzature pubbliche di  livello   generale (DM 2 aprile 1968 n.1444)”normate dall’art. 179 del REUin conformità alla proposta di Delibera n.01 del 20.05.2014 del Commissario Straordinario Maurizio Valiante con oggetto: Revoca del Consiglio Comunale n.53 del 27.11.2012 e conseguenti indirizzi per la redazione del PSC. 

La Delibera propone di revocare la D.C.C. n. 53/2012 che procedeva all’alienazione dell’area che risultava inserita tra gli immobili da alienare nell’ambito del Piano delle Valorizzazioni ed alienazioni immobiliari  approvato dal C.C. con delibera n.54 del 27.11.2012  che ha approvato un piano unitario prevedendo la suddivisione della predetta area in otto lotti di cui cinque edificabili.

La delibera del Commissario propone legittimamente di definire il seguente indirizzo per la redazione del PSC: “l’area attualmente occupata dallo stadio Marco Lorenzon dovrà essere classificata  area per servizi e attrezzature pubbliche di livello locale (di cui al D.M. 1444/68), destinazione coerente con l’attuale utilizzo dell’area stessa”

In conclusione il PSC,  ha molti pregi rispetto alla obsoleta  pianificazione preesistente  in quanto è fondato sulla riconversione ambientale dell’economia come principale elemento di traino della ripresa economica e produttiva del territorio comunale. Il PSC propone di cambiare atteggiamento nei riguardi dell’ambiente. L’ambientalismo è promozione, sviluppo ricchezza, edificazione di modelli di crescita più equi ed umani, nonché politica per l’inclusione sociale e civile.

La tutela e la riqualificazione ambientale e la riduzione del rischio idrogeologico  nonché il sistema delle cinture verdi, dei parchi fluviali e dei  cinque parchi naturali previsti dal PSC, la rigenerazione a parco naturale delle aree degradate, gli ambiti degradati  da sottoporre a piani di rigenerazione urbana, il sistema del collegamento fluido  della mobilità privata  esterno alle singole stanze urbane, l’equità nella dotazione all’interno di ogni ambito di standard e servizi  costituiscono l’elemento strategico trainante del PSC per  lo sviluppo sostenibile di Rende 

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