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Ricomincia il Premio dei Lettori adesso alla sua 31° edizione. Il battesimo con Guido Conti “Quando il cielo era il mare e le nuvole balene

Redazione

Il 25 ottobre alle 17.30 presso l’Auditorio dell’Agora’ andrà a battesimo il primo incontro del Premio dei Lettori, che giunge adesso alla sua 31° edizione. A iniziare questa stagione – per un incontro aperto naturalmente a tutti – ci sarà Guido Conti con il suo “Quando il cielo era il mare e le nuvole balene” pubblicato da Giunti (pp. 336, € 17). Il libro racconta di Bruno, un bambino che vive in una grande corte a ri­dosso dell’argine del fiume Po con nonno Ercole, socialista, che racconta storie mera­vigliose, e nonna Ida, che guarisce le storte e scaccia i demoni dai cani. Bruno cresce incantato dalle storie che vive e sente rac­contare: qui c’è il suo amico Millemosche che riceve da un angelo, in chiesa, il dono di curare i cavalli, qui conosce la tragica avventura di Vera e l’amara esperienza del Peppo che gli narra com’è diventato cieco durante la prima guerra mondiale. Poi un giorno, in mezzo ai campi, appare un uomo che arriva a piedi con una va­ligia: è l’Americano, il padre assente, l’eroe ambiguo che segnerà per sempre la sua adolescenza. Bruno vive tra stupori e fa­scinazioni, immerso in una natura spesso crudele, dove gli animali sono messaggeri di gioie e disgrazie. Tra le magiche nebbie del Po conosce anche Laura, una ragaz­zina sveglia e intraprendente con cui vivrà l’esperienza della guerra, l’arrivo dei tede­schi lungo il Po, i primi incanti di un sen­timento che non sa ancora definire e poi lo sfollamento e il trauma della separazione. Nel dopoguerra Bruno, diventato grande, tornerà a cercare i ricordi di un’infanzia vissuta intensamente tra sogni e imma­ginazioni, e incontrerà una donna, Betty, affascinante e seducente, che lo metterà di fronte a tante verità difficili da accettare. Un romanzo di formazione e vocazione, intenso, scritto con una lingua energica e lirica allo stesso tempo, che affonda le sue radici in quel realismo magico emi­liano che, fin dall’esordio, ha nutrito e dato corpo e anima alla narrativa di Guido Conti.

GUIDO CONTI è nato a Parma. Sco­perto da Pier Vittorio Tondelli, ha pubbli­cato i primi racconti Il coccodrillo sull’altare (Guanda 1998, Premio Chiara). Tra i suoi romanzi, I cieli di vetro (Guanda 1999, Pre­mio Selezione Campiello), Il tramonto sulla pianura (Guanda 2005), e Le mille bocche della nostra sete (Mondadori, 2010). Il gran­de fiume Po (Mondadori 2012) è un viaggio alle radici della storia e della cultura della sua terra. Da sempre appassionato studioso dell’opera zavattiniana, ha curato la raccol­ta degli scritti giovanili di Cesare Zavattini, Dite la vostra (Guanda 2002) e Giovannino Guareschibiografia di uno scrittore, (Rizzoli 2008, Premio Hemingway per la critica). Per i bambini ha scritto e illustrato Il volo felice della cicogna Nilou (Rizzoli 2014), Nilou e i giorni meravigliosi dell’Africa (Rizzoli 2015) e Nilou e le avventure del coraggioso Hadì (Libreria Ticinum 2018). Ha raccolto le sue lezioni sulla lettura e la scrittura nel volume Imparare a scrivere con i grandi (Bur Rizzoli 2014). 

 

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