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Sabato 27 ottobre ad Acquappesa (Cs), si è celebrata la commemorazione in ricordo dell’imprenditore Lucio Ferrami

Redazione

Sabato 27 ottobre, in contrada Zacconi – bivio per S. Iorio ad Acquappesa (Cs), si è celebrata la commemorazione in ricordo dell’imprenditore Lucio Ferrami, vittima della ´ndrangheta, nel giorno del 37esimo anniversario della morte.

Un appuntamento voluto dall’associazione antiracket di Cosenza a lui intitolata che vuole, attraverso il suo esempio, diffondere un messaggio di partecipazione attiva per combattere una piaga che limita la libertà individuale e penalizza la crescita economica e sociale della Calabria e del Sud.

Intento condiviso dal coordinamento delle associazioni antiracket calabresi, dalle Autorità, dalle Forze dell’Ordine e dai cittadini che hanno preso parte alla cerimonia solenne durante la quale è stata deposta una corona di fiori nel luogo in cui avvenne l’omicidio ed in cui è collocata una targa a ricordo.

Alla commemorazione erano presenti il presidente l’associazione antiracket di Cosenza Alessio Cassano, la vedova Maria Avolio, il figlio Pierluigi, la sorella Franca Ferrami, affiancati dal Vicario del Prefetto dott.ssa Franca Tancredi, dal Comandante provinciale dei Carabinieri Ten. Col. Piero Sutera, dal Comandante della Guardia di Finanza di Cosenza Col. Marco Grazioli, dal Dirigente del Commissariato di Polizia di Paola Domenico Lanzaro, nonché dai Sindaci di Acquappesa e Cetraro Giorgio Maritato e Angelo Aita.

Manifestare maggiore vicinanza agli imprenditori che denunciano è il monito lanciato dalla dott.ssa Tancredi; a difesa della legalità sono intervenuti anche il referente regionale di Libera don Ennio Stamile e il coordinatore del progetto #trameascuola Fabio Truzzolillo, accompagnato dal Presidente della Fondazione Trame Armando Caputo.

Sui temi di legalità giustizia si sono espressi anche gli alunni dell’istituto comprensivo “G. Cistaro” di Guardia Piemontese-Acquappesa, presenti alla commemorazione insieme ai loro insegnanti. La loro partecipata presenza è stata di stimolo  per la famiglia di Lucio Ferrami che ha manifestato la volontà di istituire una borsa di studio in sua memoria.

Ha coordinato gli interventi il direttore de La Voce dell’ANC Luigi Lupo

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