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Scarcerata la madre del piccolo ivoriano Cissè

Redazione

Anche la mamma del piccolo Cisse, il bambino ivoriano di 5 anni, sbarcato da solo al porto di Corigliano il 15 luglio scorso, è stata difatti rintracciata e liberata dal centro lager in Libia dove era stata rinchiusa dalla metà di luglio.

Grazie alla incessante e ininterrotta pressione mediatica-istituzionale che sono riuscito a promuovere, varcando i confini nazionali, i carcerieri libici hanno deciso di lasciarla andare, probabilmente perché questa prigioniera stava diventando scomoda e pericolosa”. È quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli

“La giovane mamma di Cisse, Fofana Nabitou, sta in questo momento ritornando nel suo Paese, la Costa D’Avorio, da dove adesso, con un corridoio umanitario, grazie sicuramente anche all’intervento del Presidente della Regione, Mario Oliverio, che ho subito informato del felice, miracoloso esito, conto di farla arrivare assai presto in Italia per ricongiungersi alla sua famiglia”.

Tra pochi giorni tutta questa povera e sfortunata famiglia si ritroverà di nuovo insieme. Nessuno avrebbe scommesso un soldo che saremmo riusciti a ritrovare i genitori di questo bambino. Era infatti una impresa disperata, quasi impossibile. Ma ho sempre sperato di farcela e non mi sono mai arreso. Oggi voglio ringraziare quanti mi hanno aiutato, dall’Ong Save The Children che ha effettuato lo sbarco del bambino a Corigliano e, una volta rintracciati, ha poi tenuto i contatti, con lo zio e il papa del piccolo, l’ispettore di polizia che ha in affido Cisse, con cui mi sono sentito quasi ogni giorno, l’assessore alle Politiche sociali del comune di Corigliano, Marisa Chiurco, che per prima mi ha segnalato la sera del 15 luglio il caso di questo bambino che ho subito reso noto, Maurizio Alfano, delegato del Garante dell’Infanzia della Calabria, e lo stesso Antonio Marziale, Giovanni Manoccio, delegato dell’Immigrazione della Regione, il Tribunale dei Minori di Catanzaro e naturalmente il Presidente Oliverio, i media calabresi a me sempre vicini e la Chiesa che, con la Radio della Cei, l’Agenzia radiofonica Radio Inblu, che mi ha intervistato dedicando particolare attenzione al caso del piccolo Cisse, mi ha dato un aiuto importante. Grazie di cuore a tutti”.

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