Trasferivano nel crotonese la sede legale di imprese in difficoltà del nord Italia creando nuove compagini sociali intestate a prestanome e, dopo averle svuotate degli asset positivi, le facevano fallire davanti al Tribunale crotonese. Era il modus operandi dell’organizzazione sgominata dalla Guardia di finanza di Crotone che stamani ha arrestato 13 persone tra le quali un’avvocatessa, un commercialista e alcuni imprenditori. L’indagine è iniziata nel 2015 con l’approfondimento di una serie di SOS, segnalazioni per operazioni sospette, ed è andata avanti per due anni. I finanzieri si sono accorti che in numerosi fallimenti decretati dal Tribunale, stranamente, c’erano sempre gli stessi rappresentanti legali. “Teste di legno” appositamente assoldate da un “reclutatore”. A capo dell’organizzazione, per l’accusa, vi sarebbe stato Alberto Storari. Determinanti per la spoliazione delle società, secondo l’accusa, sono risultati Antonio Castello, commercialista di Genova e l’avvocato Ivana Massolo di Torino.
Società a Crotone per fallimento,arresti
66
articolo precedente